Quel francobollo a dirla tutta non è nato per celebrare i trecento anni del Carmignano. “Questa storia in realtà è un caso – racconta l’assessore alla cultura, Fabrizio Buricchi -, perché Poste Italiane non erano al corrente dell’anniversario”. Solo per una coincidenza il francobollo del Carmignano è uscito quest’anno, tra gli ultimi tredici che completano la serie iniziata nel 2012 e dedicata ai settantatré vini Docg italiani. Di fatto è divenuto però il francobollo dei trecento anni dal bando granducale del 1716, prima denominazione di origine nella storia, arrivata prima che i consorzi di tutela e le garantite nascessero, a Carmignano e in altri quattro territori. Un primato per Firenze e la Toscana.
Trecento anni fa con questo bando il vino di Carmignano ottenne il primo riconoscimento legale. Il 18 luglio 1716 il granduca Cosimo III de’ Medici istituì una congregazione incaricata di controllare i “vini commessi per navigare”, perché fossero mantenuti in buone condizioni in vista del viaggio in mare che avrebbero dovuto affrontare. Successivamente, il 24 settembre 1716 il granduca emanò il bando “Sopra la Dichiarazione dé Confini delle quattro Regioni Chianti, Pomino, Carmignano, e Val d’Arno di Sopra”, con il quale legittimava e tracciava i limiti territoriali entro cui dovevano essere prodotti i vini menzionati.
Il francobollo è stato presentato a Carmignano l’11 aprile, in un luogo simbolico e evocativo come il Museo della Vite e del Vino e in collegamento ideale con il Vinitaly, il salone internazionale dei vini e dei distillati per la promozione del made in Italy in corso a Verona, dove sono stati presentati i francobolli dedicati a tutte le terre del vino.
Con l’occasione il sindaco di Carmignano Doriano Cirri e l’assessore alla cultura Fabrizio Buricchi hanno presentato anche il gruppo di lavoro che si è costituito da tre settimane per coordinare gli eventi legati ai festeggiamenti per i trecento anni, che inizieranno in estate e si concluderanno con il ‘compleanno’ vero e proprio del vino, il 24 e 25 settembre. Vi siedono i comuni di Prato, Carmignano e Poggio a Caiano, le Pro Loco di Carmignano e Poggio a Caiano, il Consorzio dei vini e la Camera di Commercio.
“I comuni e le associazioni del territorio hanno pensato di declinare la programmazione dei propri eventi, che inizieranno a metà giugno a Prato e si concluderanno a fine settembre a Carmignano all’insegna del vino, che quest’anno, per ragioni di memoria storica, non può non essere protagonista” – ha detto Buricchi.
Nel corso della presentazione ufficiale, presenti tra gli altri i presidenti della Pro Loco di Carmignano Niccolò Fanfani e di Poggio a Caiano Paolo Lenzi, c’è stato anche l’annullo filatelico speciale, presente il responsabile di area di Poste Italiane Michele Deiana. Filatelia e vino vanno infatti a braccetto.
I collezionisti potranno acquistare i francobolli con l’annullo speciale nei prossimi giorni presso i servizi postali di tutta Italia ed in edizione speciale nelle date del 24 e del 25 settembre.
“Il bando del 1716 rappresenta la nostra memoria storica e culturale che dobbiamo preservare” chiude Buricchi. E il francobollo, come già fa il vino con i suoi colori e sapori, aiuterà ad accrescere la visibilità del territorio, restituendo per immagini la suggestione di Carmignano. Ad imperitura memoria, come voleva anche Cosimo III de’ Medici. (Valentina Cirri)