Due iniziative, anzi tre, per ripensare ai campi di sterminio nazisti e a tante altre stragi premeditate (non solo quella degli ebrei). I primi due eventi saranno ospitati allo Spazio Giovani comunale di Comeana, il terzo è una rassegna di un venerdì e due giovedì sera al circolo Arci di Bacchereto.
Si avvicina il giorno della memoria, quel 27 gennaio che ricorda nel mondo la liberazione del campo di Auschwitz da parte dell’esercito russo, e Carmignano ricorderà quanto lì allora successe con una mostra che si inaugura sabato 28 gennaio: immagini dai campi di sterminio nazisti di Ebensee, Mauthausen, Gusen e Hartheim scattate e riprese dai giovani che hanno partecipato l’anno scorso, opportunità offerta dal Comune, al viaggio della memoria organizzato dall’associazione degli ex deportati di Prato. All’inaugurazione, alle 16.30, interverranno Giancarlo Biagini, presidente dell’Aned di Prato, il sindaco Doriano Cirri e l’assessore alle politiche giovanili Sofia Toninelli. La mostra rimarrà aperta fino al 28 febbraio, visitabile dal martedì al venerdì delle 15 alle 19 e dalle 17 alle 19.
Il ricordo dello sterminio della comunità ebraica prenderà invece domenica 29 gennaio, alle 17, la forma della musica, attraverso un concerto per violino e coro con arie di Bach e brani della cultura ebraica accompagnati da una voce narrante. Ad esibirsi saranno il coro Animae Voces e la violinista Eleonora Macchione, diretti da Edoardo Materassi.
Al circolo Arci di Bacchereto la rassegna cinematografica inizierà il 28 gennaio e proseguirà fino al 9 febbraio. Il primo film in cartellone è “Ogni cosa è illuminata” di Lev Schreber. E’ la storia commovente di un giovane ebreo americano che si reca in Ucraina alla ricerca delle proprie radici europee e che lì conoscerà da vicino la drammatica vicenda che ha coinvolto la sua famiglia e il suo popolo. Giovedì 2 febbraio si proietta “L’uomo che verrà “ di Giorgio Diritti, dedicato all’eccidio di Monte Sole, mentre il 9 febbraio sarà la volta de “La Masseria delle allodole” dei fratelli Taviani, che racconta la strage del popolo armeno. L’ingresso è libero.