Le ville medicee di Artimino e Poggio a Caiano potrebbero diventare patrimonio mondiale dell’Unesco. E magari, con l’iscrizione nella prestigiosa lista, arrivare magari anche qualche finanziamento. Almeno si augurano sul Montalbano. Il riconoscimento è più vicino dopo il sì delll’Icomos, che è l’organismo consultivo di riferimento dell’organizzazione delle Nazioni unite per la cultura e l’educazione. La candidatura, presentata nel 2012 da Regione e Ministero ed accompagnata anche da una raccolta di firme su Vanityfair, interessa quattordici ville e giardini sparsi tra il Mugello e Firenze, la campagna di Lucca, Pistoia e Prato appunto, con la villa Ambra di Poggio a Caiano, che ospita anche un museo e fu voluta da Lorenzo il Magnifico alla fine del Quattrocento, e la villa La Ferdinanda di Artimino a Carmignano, che risale al secolo dopo ed è invece privata e utilizzata per ricevimenti.
A questo punto rimane da giocare solo la ‘finale’: il comitato del patrimonio mondiale si pronuncerà a giugno, quando si riunirà in Cambogia. Assieme al prestigio si attendono ricadute economiche. “Stiamo già lavorando alla creazione di un percorso turistico dedicato che coinvolga tutte leville e lanci una nuova immagine della Toscana nel mondo” annuncia l’assessore al turismo e alla cultura della Toscana Scaletti. Entrarvi potrebbe essere, per il Montalbano e per chi di turismo vive, un’opportunità in più. Ma sul Montalbano e in particolare a Poggio a Caiano si augurano che possano arrivare anche aiuti per il restauro della villa. Lo stato di conservazione è un male comune e a Poggio a Caiano le transenne sembrano oramai diventate un elemento fisso dell’edificio. (w.f.)