Il programma della Antica Fiera di Carmignano, che ormai da molte edizioni è scandito non solo dagli immancabili appuntamenti con i prodotti della gastronomia e dell’artigianato locale ma anche da numerose iniziative di tipo culturale, quest’anno è stato ulteriormente impreziosito da un evento che ha costituito una novità assoluta per la tradizionale rassegna dicembrina: per la prima volta infatti si è svolta in seno alla manifestazione una mostra estemporanea di pittura che ha animato con i colori della fantasia le giornate conclusive della festa, dedicate dal Comune e dalla Pro loco a chi l’arte ama farla e anche a chi ama vederla nascere dal vivo.
Nel secondo fine settimana di festa, il 5 e 6, gli spazi di piazza Vittorio Emanuele II ed i locali del Museo della vite e del vino hanno così ospitato alcuni intraprendenti artisti, che con coraggio ed entusiasmo hanno raccolto la sfida di realizzare in uno stretto giro di tempo – e sotto lo sguardo incuriosito dei frequentatori della Fiera – un’opera la cui esecuzione doveva essere condotta in maniera rigorosamente estemporanea, pena l’immediata ed irrevocabile esclusione dal concorso a premi. Il primo posto, giustamente molto ambito, prevedeva oltre all’assegnazione di una confezione di vino di Carmignano e ad una targa commemorativa – riconoscimenti dovuti indistintamente ai primi tre classificati – la possibilità di allestire una mostra personale interamente a carico dell’amministrazione comunale.
L’allettante idea è nata da una chiacchierata tra il professor Mario Marasà, artista originario di Enna recentemente trasferitosi nel piccolo centro toscano, e l’assessore alla cultura Fabrizio Buricchi, che hanno coinvolto il sindaco Doriano Cirri ed insieme hanno concepito l’avvenimento come un vero e proprio omaggio al territorio e al vino di Carmignano, così come suggerisce il titolo prescelto per la mostra: “Bacco a Carmignano: colori, sapori, profumi e tradizioni”. Condizione vincolante per la partecipazione alla competizione era a tutti gli effetti il legame con la tradizione vitivinicola del comprensorio, che ciascun candidato era tuttavia tenuto a esprimere con la massima libertà creativa ed il mezzo espressivo più congeniale alla propria sensibilità artistica.
Poiché il regolamento prevedeva che l’opera potesse essere realizzata “con qualsiasi tecnica e su qualsiasi supporto”, i partecipanti al concorso si sono sbizzarriti nello scegliere i mezzi più idonei al loro estro creativo, spaziando dalla pittura all’incisione alla tecnica mista ed operando sui più svariati materiali. Così Giuseppe Cirri, Alessandra Di Pierro, Massimo Manni e Alessandra Zago hanno dipinto i loro lavori utilizzando l’acrilico su tela, Vincenzo Gualano ha adoperato ugualmente i colori acrilici ma ha deciso invece di stenderli su cartone, mentre Sandro Capra ha eseguito un’incisione a bulino su una lastra di alluminio e Gianluca Romanelli ha decorato una vecchia anta di legno con disegni e l’inserzione di foto d’epoca, etichette di vini e perfino un calice di cristallo.
La maggior parte dei concorrenti – diversi per età, provenienza geografica ed esperienze formative – nella vita esercita o ha esercitato professioni che poco o nulla hanno a che fare con la pittura, ma ci hanno confessato che non potrebbero vivere senza l’esercizio della pratica artistica, una passione vissuta da ciascuno di essi come vitale e totalizzante. Il loro stesso amore per l’arte è condiviso dal professor Marasà, che vanta numerosi ed importanti risultati come pittore ed organizzatore di mostre, e che con il calore e il trasporto tipico dei siciliani ha significativamente dichiarato durante la premiazione: “Nelle mie vene non scorre sangue, ma colore, pittura, arte”. “L’arte è passione – ci aveva anticipato in precedenza -, l’arte è vita, l’arte è tutto”.
La consegna dei premi ha avuto luogo l’8 dicembre all’interno della sala Consiliare, dove un pubblico attento e partecipe ha seguito con interesse l’epilogo della manifestazione. Per tutto il giorno la gente ha affollato gli ambienti del Museo della vite e del vino, dove ha osservato con interesse e curiosità le sette opere in gara. La commissione esaminatrice era composta dagli artisti Francesco Battaglini e Francesco Saverino e dalla giornalista Maria Serena Quercioli, corrispondente del quotidiano “La Nazione”. Al termine di uno scrupoloso consiglio, i giurati hanno espresso il loro verdetto che ha portato sul gradino più alto del podio “La cantina” di Sandro Capra, premiato “per il sapiente uso della tecnica”, seguito da “Storia di un bicchiere di vino” di Gianluca Romanelli, encomiato “per l’originalità espressiva”, e da “La tradizione del vino a Carmignano” di Alessandra Zago, apprezzato “per l’omaggio al luogo in cui è stato realizzato”. Le tre opere vincitrici passeranno in proprietà al Comune e saranno esposte al pubblico nel palazzo municipale.
Nel corso della cerimonia la professoressa Francesca Nicosia ha reso omaggio al poeta Florio Londi, noto bernescante nativo di Santa Cristina a Mezzana scomparso negli anni Novanta, leggendo alcune delle sue composizioni, e prima di salutare il pubblico presente Doriano Cirri – che al fianco di Fabrizio Buricchi ha consegnato personalmente le targhe ai primi tre classificati e le medaglie agli altri quattro partecipanti -, considerata la buona riuscita dell’evento, si è congedato auspicando che l’iniziativa prosegua nel futuro. “Mi auguro che questa sia soltanto la prima edizione di una lunga serie destinata a protrarsi negli anni – ha commentato con soddisfazione -. La prossima – ha poi concluso – potrebbe tenersi in estate, in occasione di Calici di stelle”. (Barbara Prosperi)
Guarda qui la photogallery dedicata all’estemporanea di pittura
Tutti gli artisti e le opere in concorso:
Sandro Capra, “La cantina”, incisione a bulino su alluminio;
Giuseppe Cirri, “Natura morta”, acrilico su tela e gesso;
Alessandra Di Pierro, “Monna Nera”, acrilico su tela;
Vincenzo Gualano, “Brocca equazionata schizza uva galattica”, acrilico su cartone;
Massimo Manni, “Il ratto di Arianna”, acrilico su tela;
Gianluca Romanelli, “Storia di un bicchiere di vino”, tecnica mista;
Alessandra Zago, “La tradizione del vino a Carmignano”, acrilico su tela.
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