Quattro dragoni variopinti, i soliti abiti sgargianti indossati da tante donne, tamburi e studiate coreografie. Erano quattro i dragoni che hanno aperto quest’anno il corteo della festa di primavera cinese di Seano, che della sfilata della lanterne che si è svolta nella zona industriale di Bocca di Stella erano i protagonisti più attesi. Un rito che si è ripetuto nel pomeriggio di domenica 21 febbraio per la quinta volta in cinque anni.
Il chiassoso carosello è partito attorno alle 15 da via Torricelli, con mezz’ora di ritardo rispetto alla tabella di marcia. Al suono del gong i quattro draghi di tessuti e cartapesta si sono mossi, uno ad uno, sorretti da cinesi e italiani. La tradizione vuole infatti che entrino ed escano, di corsa, in ciascuna delle fabbriche, in un frastuono di petardi e fuochi di artificio che serve, nella credenza popolare, a tenere lontano il mostro, Chuxi, che compare con la fine dell’anno.
I quattro dragoni hanno proseguito poi la sfilata in via Copernico, seguiti dal corteo aperto dalle istituzioni, in testa il sindaco di Carmignano Doriano Cirri e la consigliera regionale Ilaria Bugetti, e poi l’associazione buddhista della comunità cinese di Prato e i rappresentanti della comunità cinese di Seano. A seguire gruppi di cinesi, prevalentemente donne, vestite con abiti tradizionali dai colori sgargianti, che suonavano i tamburi, animavano la strada con coreografie oppure portavano simboli portafortuna della cultura cinese, come i pesci e le lanterne.
Il corteo è terminato con il giro della Pista Rossa nei giardini all’inizio di via Baccheretana, dove c’è stata l’ultima esibizione dei dragoni, che si sono arrotolati su loro stessi, e la foto di gruppo tra cinesi ed italiani. Presenti le bandiere dei due paesi e dell’Unione Europea. Prima che la festa finisse chi ha voluto ha potuto naturalmente toccare i dragoni. Secondo la cultura cinese infatti toccare la fronte e la palla contenuta all’interno della bocca del dragone porterà fortuna per il nuovo anno. (Valentina Cirri)