Che la fotografia possa essere un’arte non c’è dubbio. Ma si può essere fotografi in modi diversi, ciascuno con il proprio stile e con la propria sensibilità. Ed è un po’ questo che vuol insegnare la mostra diffusa inaugurata lo scorso fine settimana, il 27 e 28 febbraio, sulle colline medicee di Carmignano e allestita contemporaneamente in tre frazioni – Seano, Carmignano e Artimino – e in cinque diversi spazi. La collettiva si chiama non a caso “Essere fotografi”. Unisce autori emergenti e fotografi di fama internazionale, ti costringe a spostarti fisicamente da un angolo all’altro del Montalbano e in questo modo aggiunge al turbine di suggestioni delle immagini stampate quelle, dal vivo e non meno suggestive, dei paesaggi carmignanesi. C’è tempo fino al 13 marzo per visitarla.
L’idea è venuta all’associazione Photolovers, due fotografi professionisti e alcuni amatori che amano la foto ma anche il territorio di Carmignano. Il gruppo è stato tenuto a battesimo l’anno scorso in una mostra per “Calici di stelle” in Rocca e di nuovo è stato protagonista, con i suoi scatti, nella settimana in cui Carmignano è stato ospite a settembre al FuoriExpo a Milano. La mostra è stata realizzata insieme al Comune e alla Pro Loco e ospiterà i lavori di fotografi affermati come Marco Maria d’Ottavi e i suoi alberi e nudi di donna, le scene di matrimonio di Edoardo Agresti, il viaggio lungo quattro anni negli ospedali psichiatrici di Franco Guardascione o le ‘fotografia di strada’ di Andrea Gasparro. Accanto al loro, nella sala consiliare del Comune di Carmignano e nell’attiguo museo della vite del vino in piazza Vittorio Emanuele II a Carmignano, allo Spazio d’Arte Alberto Moretti, al Museo archeologico di Artimino e alla Tenuta di Capezzana sulle colline sopra Seano esporranno Walter Carrera, Pietro Ciavatini, Manrico Finotto, Vito Fusco, Giulia Giannerini, Francesco Ippolito, Lucia Rosini, Alessia Palermiti, Raquel Perez, Matteo Serpi, Erika Tiblias, Marta Viola, Elisa Virgili e Valerio Zanicotti, tutti emergenti e tutti protagonisti di un progetto creato durante il corso di fotografia avanzata dallo Ied di Milano coordinata dalla già affermata artista e fotografa Silvia Lelli.
Le foto esposte al museo archeologico comunale di Artimino si potranno ammirare dal 1 al 13 marzo tutti i giorni, escluso il mercoledì: dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30 e il sabato e la domenica anche dalle 15 alle 18. Le sale ospitano il lavoro di Franco Guardascione e Giulia Giannerini. Nelle altre quattro location la mostra potrà invece essere visitata venerdì 4 marzo dalle 15 alle 19, sabato 5 e domenica 6 dalle 10 alle 19, venerdì 11 dalle 15 alle 19 e sabato 12 e domenica 13 dalle 10 alle 19. In altri orari e giorni si può prenotare una visita contattando il 347.2239832 o 333.2961495. L’ingresso è libero. (wf)
Le cinque location e gli autori presenti:
Fattoria di Capezzana – via di Capezzana, 100 (Seano)
Espongono i fotografi emergenti:
Walter Carrera “Selva d’acciaio”
Pietro Ciavattini “Showroom”
Manrico Finotto “Abacrasta non c’è”
Vito Fusco “Scene di vita quotidiana”
Francesco Ippolito “Scene di un aspirante fotografo”
Lucia Rosini “A contemporary Hamlet”
Alessia Palermiti “Interpretazione attraverso la documentazione”
Raquel Peréz “Osserva…”
Matteo Serpi “Freedom Farm”
Erika Tiblias “Proiezioni interrotte, o quasi”
Marta Viola “Scene | Verde conquista”
Elisa Virgili “Wildlife”
Valerio Zanicotti “Milano in scena”
Sala Consiliare – piazza V.Emanuele II, 3 (Carmignano)
Andrea Gasparro “Istanti diacronici”
Museo della vite e del vino – piazza V.Emanuele II, 2 (Carmignano)
Space cam group “Essere fotografi”
Spazio d’Arte Alberto Moretti – via Borgo, 4 (davanti Chiesa di Carmignano)
Edoardo Agresti “[Extra]ordinary day”
Marco Maria D’Ottavi “Naked Trees”
Museo Archeologico F.Nicosia – piazza San Carlo, 5 (Artimino)
Franco Guardascione “OPG”
Giulia Giannerini “SPYe”