Tra i tanti tesori, Carmignano vanta due giovanissimi talenti musicali che a luglio saranno protagonisti di due notti dell’estate 2016. Il primo appuntamento è per lunedì 18 alle ore 21, quando Filippo Grassi suonerà il suo sassofono nei giardini della Rocca di Carmignano; il secondo è per sabato 23 sempre alle ore 21, quando Samuele Drovandi si esibirà al pianoforte nel Salone don Bartolini di Bacchereto. Nonostante la verde età – Filippo ha compiuto da poco diciassette anni, mentre Samuele deve ancora tagliare il traguardo dei venti -, entrambi i musicisti si sono già affermati in numerosi concorsi di vario livello ed hanno raggiunto importanti traguardi che lasciano ottimamente sperare per il loro futuro professionale.
Filippo, il sassofono ed il jazz per l’abbazia di San Giusto
Filippo Grassi è nato a Prato nel 1999 ma vive da sempre nel piccolo borgo di Bacchereto. Si è avvicinato alla musica nel 2008 spinto principalmente dalla curiosità: abitando di fronte alla sede della Filarmonica Giuseppe Verdi – l’unico corpo bandistico rimasto attivo nel comprensorio -, si è sentito attratto dalla prospettiva di imparare a suonare uno strumento a fiato, e per questo motivo si è iscritto alla Scuola Musicale L’Ottava Nota di Poggio a Caiano. In un primo momento la sua scelta era caduta sul clarinetto, poi – soprattutto grazie all’intuito del suo primo insegnante, Salvatore Montano, a cui è seguito Andrea Coppini -, si è indirizzato verso il sassofono, per il quale ha palesato una straordinaria attitudine. Sia per la particolarità dello strumento prescelto che per l’abilità dimostrata nel suonarlo, Filippo è stato precocemente inserito nell’orchestra della scuola, ed ha partecipato ai tanti concerti che tradizionalmente vengono organizzati per le feste natalizie.
Nel 2013 è approdato al Liceo Musicale Niccolò Forteguerri di Pistoia, dove ha appena concluso il terzo anno e si è distinto fin dall’inizio come uno degli alunni più dotati dell’istituto. Nel 2014 è entrato a far parte dall’Orchestra della Rete Musica Toscana, ente di recente istituzione che seleziona i migliori allievi di tutti i licei e della maggior parte delle scuole ad indirizzo musicale della regione. Nel 2015 in coppia con la compagna di studi Maria Moschella – che lo accompagnava al pianoforte – si è aggiudicato uno dei primi premi messi in palio al Concorso Nazionale di Musica Città di Scandicci, ed è stato arruolato dalla Sunrise Jazz Orchestra di Campi Bisenzio. Attualmente Filippo studia al Forteguerri sotto la guida di Francesca Simonelli, che gli impartisce una preparazione di tipo prevalentemente classico, mentre a L’Ottava Nota segue l’insegnamento di Romano Pratesi, che lo prepara in maniera particolare nel campo del jazz.
Il suo sogno è quello di essere ammesso al conservatorio e diventare un insegnante. Nell’attesa si divide tra lo studio e l’attività concertistica, alternando al repertorio classico quello contemporaneo. Non è il suo primo concerto a Carmignano, dopo essersi esibito in tante altre località toscane. Adesso suonerà nella Rocca di Carmignano per raccogliere fondi a favore dell’abbazia di San Giusto. Nel corso della serata, interamente dedicata al mondo del jazz, Filippo proporrà una lunga carrellata di autori d’eccellenza, spaziando da George Gershwin a Duke Ellington, da Benny Goodman a Dizzy Gillespie, da Charlie Parker a Miles Davis, da Joseph Zawinul ad Herbie Hancock, da Stevie Wonder a Jaco Pastorius, seguendo un filo cronologico che parte dal bebop per arrivare al fusion.
Samuele, il pianoforte e il concerto per “Le notti dell’Archeologia”
Samuele Drovandi è nato a Prato nel 1996 ed ha sempre abitato a Seano. Si è accostato alla musica nel 2005, quando ha avvertito il desiderio di partecipare alle attività del coro in cui già cantava la madre, presso la parrocchia di Santa Maria Assunta a Bacchereto. La sua attenzione si è progressivamente spostata dallo studio del canto a quello della musica, anche grazie al fascino che su di lui esercitavano l’organo presente all’interno della pieve e l’organista dell’epoca, Marco Coppini, e così qualche tempo più tardi ha iniziato a prepararsi privatamentemente col maestro Gianluca Gradi di Seano, che lo ha messo in confidenza con il pianoforte, dopodiché nel 2009 ha fatto il suo ingresso a L’Ottava Nota di Poggio a Caiano, dove è stato seguito dalla professoressa Svitlana – di origine russa -, infine nel 2011 è passato alla Giuseppe Verdi di Prato, sotto la direzione del maestro Alessandro Barneschi. Grazie a quest’ultimo docente Samuele ha accresciuto notevolmente le proprie capacità tecniche ed espressive, perciò quando nel 2015 Barneschi si è trasferito alla Scuola di Musica e Danza Teodulo Mabellini di Pistoia il giovane ha deciso di seguirlo senza esitazione.
Nel 2013 ha conseguito il primo premio al Concorso Musicale Nazionale Vito Frazzi di Scandicci, nel 2014 ancora il primo premio al Concorso Riviera della Versilia – dove ha vinto anche una borsa di studio – ed il terzo premio al Concorso Etruria di Piombino, nel 2016 il secondo premio sempre al Concorso Etruria di Piombino, ed il primo premio sia alla Rassegna Europea svoltasi alle Terme Tettuccio di Montecatini che al Concorso Pianistico Internazionale Clara Schumann di Massa, inoltre su segnalazione della Scuola Mabellini ha ottenuto l’incarico di pianista collaboratore per il Coro della Fondazione Pistoiese Promusica, mentre dal prossimo autunno frequenterà un corso di perfezionamento all’Accademia Internazionale di Musica di Roma.
La sua aspirazione è quella di accedere al conservatorio, affermarsi come concertista ed intraprendere la carriera di insegnante. Dopo aver collezionato una nutrita serie di esibizioni sia in Italia che all’estero, Samuele suonerà il pianoforte nell’ambito della rassegna “Le notti dell’Archeologia”, al termine di una giornata in cui sono previste otto ore di apertura per il neonato Museo delle Antiche Maioliche di Bacchereto, tra cui una sessione straordinaria in notturna con visita guidata gratuita alla mostra permanente e al castello. In tale occasione nel Salone dedicato a don Bartolini saranno eseguiti brani appartenenti in gran parte al periodo romantico a firma di Ludwig van Beethoven, Franz Liszt, Frederic Chopin e Claude Debussy. (Barbara Prosperi)