Ha esordito meno di due anni fa, nel luglio del 2015, con il suo primo romanzo noir “Acqua alla gola”. Adesso per la carmignanese Patrizia Torsini è la volta del secondo libro, “Killer on the road” (PSE Editore), Di nuovo un noir, con un omicidio da risolvere, tanta suspence e un finale inaspettato. Ma non è il solo punto di contatto tra le due opere. Ambedue le storie parlano infatti un po’ della Toscana.
“Acqua alla gola” era ambientato in piena estate, ad agosto, tra Firenze e le Alte Alpi francesi. E’ lì che ha luogo il macabro omicidio di un esperto kayaker, che coinvolge i vari personaggi che si trovano lì per trascorrere le vacanze estive. L’accaduto destabilizza la pace del luogo, non abituato a tanta violenza.
“Killer on the road” è ambientato a Prato, città industriale e cosmopolita, e racconta il viaggio verso la salvezza di un ragazzo e di una ragazza, loro malgrado testimoni di un duplice omicidio e costretti alla fuga perché riconosciuti dall’assassino. La storia (e la fuga) si svolge principalmente nella zona del Montalbano a Carmignano, che con le sue tombe etrusche di Boschetti e Montefortini e l’area archeologica di Pietramarina, l’abbazia di San Giusto al Montalbano o la sorgente d’acqua della Fontina regalerà ai due personaggi perle di saggezza e meravigliosi paesaggi, finché i loro destini saranno costretti a dividersi. Lui infatti resterà in terra toscana, mentre lei partirà per l’estero. Con loro si muovano anche numerosi altri personaggi.
“Killer on the road” si presenta dunque un po’ come una guida al territorio di Carmignano, scrigno di antiche civiltà e situazione surreali. Non è solo un noi. E diventa pure uno spunto di riflessione su problemi culturali e sociali. (Valentina Cirri)
Ecco "Killer on the road"
Il nuovo noir di Patrizia Torsini
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