Era il 6 agosto del 1944 quando cinque abitanti di Artimino innocenti, i primi che furono trovati per strada, persero la vita per mano di militari tedeschi. Un sesto morì giorni dopo, per vie delle ferite. Fu un’azione di rappresaglia e i loro corpi vennero lasciati sul luogo dell’eccidio, anche se non è ancora del tutto chiara la vicenda che scatenò la reazione.
A distanza di settantatré anni, Carmignano ricorda il fatto con un recital-concerto dedicato al popolo curdo e a tutti coloro che nel mondo lottano per la libertà. L’appuntamento è domenica 6 agosto alle 21.30 in piazza San Carlo ad Artimino, subito dopo la commemorazione ufficiale dell’eccidio.
Lo spettacolo, tratto dal romanzo “La guerriera dagli occhi verdi” di Marco Rovelli, ripercorre la vita di Avesta Harun e del popolo curdo appunto. Canzoni, dedicate a chi cerca la libertà, e canti tradizionali dei curdi, si alternano alla lettura recitata di brani del libro. L’ingresso è libero.
L’iniziativa è stata voluta dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’Anpi di Carmignano, ovvero l’associazione dei partigiani, e il Comitato ”11 Giugno” di Carmignano.
Per i martini di Artimino
Un recital-concerto sul popolo curdo
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