Si inaugura mercoledì 9 maggio alle ore 18, presso l’Auditorium intitolato a Giovanni Spadolini nel Palazzo del Pegaso di Firenze, la mostra di pittura “A-tempora” dell’artista Mario Marasà, originario di Enna ma carmignanese d’adozione ormai da alcuni anni. Dal 2015 infatti Mario vive e lavora nel paese mediceo, dove ha avviato un rapporto di proficua collaborazione con l’amministrazione comunale, per la quale organizza concorsi d’arte ed estemporanee di pittura.
Marasà si è diplomato presso l’Istituto Regionale d’Arte Mariano Cascio di Enna e successivamente ha conseguito la laurea in Lettere Moderne all’Università degli Studi di Catania. E’ specializzato nell’esecuzione di copie di dipinti antichi (tra gli autori prediletti spiccano Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Giorgione) e realizza opere personali dal sapore fortemente onirico caratterizzate da una spiccata impronta di tipo introspettivo.
“Il titolo che ho scelto per questa personale – ci spiega il maestro alla vigilia del debutto – fa riferimento alle tematiche trattate dalla mia pittura, che riguardano la sfera dell’anima e sono pertanto eterne perché oltrepassano le barriere del tempo e dello spazio, inoltre ritengo sia importante sottolineare che quando sono immerso nella fase creativa perdo la cognizione del tempo ed ho la sensazione di entrare in contatto con l’infinito”.
All’inaugurazione della mostra, che si avvale del patrocinio della Regione Toscana, oltre all’artista saranno presenti Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana, Edoardo Prestanti e Stella Spinelli, rispettivamente sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Carmignano, Giacomo Bugliani, consigliere regionale, Francesca Nicosia, professoressa ed attrice, che proporrà al pubblico una serie di letture. I testi critici sono a cura di Marco Grilli.
L’esposizione rimarrà aperta fino a martedì 22 maggio con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, il sabato dalle 10 alle 12; l’ingresso è gratuito ma è importante ricordare che per motivi di sicurezza per poter accedere ai locali della mostra è necessario esibire un documento valido di identità. (Barbara Prosperi)