Domenica 10 giugno alle ore 21.15 presso l’antica Rocca di Carmignano andrà in scena la “Mandragola” di Niccolò Machiavelli, diretta da Matteo Cecchini e interpretata dai The Carmignans. A dare vita ai vari personaggi saranno Luca Lumini (Callimaco), Denis Torracchi (Siro), Stefania Faranda (Isolina), Pierpaolo Pagliai detto il Tenace (Messer Nicia), Claudia Maggio (Candida), Giada Pagliai (Fiammetta), Elisabetta Cecconi (Sostrata), Sonia Matteuzzi (Suor Gertrude), Monica Biancalani (Suor Provvidenza), Antonella Arena (Suor Crocifissa), Chiara Fontani (Lucrezia), Deborah Coppini (una donna). La compagnia teatrale, giunta alla seconda prova dopo l’esordio avvenuto l’anno scorso con “Casa mia, casa mia…” di Augusto Novelli, si mette nuovamente in gioco con un classico del teatro italiano, scritto da Machiavelli intorno al 1518 e pubblicato per la prima volta nel 1524.
“Abbiamo scelto la “Mandragola” per continuare il percorso all’interno della produzione teatrale di lingua toscana iniziato l’anno passato con Novelli – ci spiega Matteo a pochi giorni dal debutto –, con la differenza che rispetto al nostro primo spettacolo abbiamo abbandonato il vernacolo per abbracciare un lessico di tipo più elevato, ed abbiamo inoltre intrapreso un viaggio a ritroso nel tempo che ci ha portato in un’epoca molto più remota e pertanto caratterizzata dall’utilizzo di vocaboli arcaici e desueti. In linea di massima abbiamo cercato di rimanere fedeli al testo originale – precisa Cecchini –, operando soltanto piccole modifiche e piccoli adattamenti e tagliando alcune parti per esigenze di scena”. Considerata la composizione della compagnia, formata prevalentemente da donne, si sono resi necessari degli aggiustamenti a livello di cast, così il personaggio di Ligurio è stato sostituito da quelli di Candida e Fiammetta, al posto di frate Timoteo sono state inserite tre suore ed infine è stata introdotta la figura di Isolina, tuttavia il filo della narrazione e il senso dell’opera sono rimasti invariati.
La “Mandragola”, ambientata a Firenze nel 1504, è considerata uno dei massimi capolavori del teatro cinquecentesco; ispirata alle opere di Plauto e Terenzio e influenzata dal “Decamerone” di Boccaccio, è una commedia tanto divertente quanto caustica, che al di là di un’apparente leggerezza condanna in maniera sferzante i comportamenti immorali dell’essere umano e si pone come una critica severa nei confronti della società. “La “Mandragola” è un vero gioiello – commenta Matteo –, un’opera scritta magistralmente, con una trama esilarante e un intreccio avvincente, congegnata in modo perfetto, con un meccanismo di precisione. E’ inoltre estremamente moderna, attuale ancora oggi così come cinque secoli fa, e i vizi che castigava allora sono in fondo gli stessi di adesso. Chi pensa che sia una commedia noiosa perché antica sbaglia clamorosamente, e a chi teme di non riuscire a seguire il testo perché contiene dei termini poco usuali dico soltanto di fidarsi, lasciarsi andare e abbandonarsi al divertimento, perché con Machiavelli si ride tanto, e alla fine si riflette anche”.
“Mi preme sottolineare che quella che abbiamo preso è una decisione coraggiosa e non banale – puntualizza Cecchini –, perché scegliere un testo come la “Mandragola” significa cimentarsi in un lavoro di spessore che fa onore a tutto il gruppo, soprattutto se si considera che gli attori della compagnia stanno ancora muovendo i primi passi nel campo della recitazione, sebbene con tanto impegno e con tanta passione”. “Da parte nostra c’è la volontà di mettersi in gioco – interviene Monica Biancalani –, crediamo nel nostro progetto e ci stiamo impegnando a dare il meglio di noi perché lo spettacolo riesca nel migliore dei modi. Matteo è molto severo ed esigente perché desidera che questa esperienza ci faccia crescere e progredire. Per quanto mi riguarda prendo questa occasione come una sfida e la intendo come un’opportunità per evolvermi. Fare teatro per me è importante perché mi offre la possibilità di arricchirmi, di imparare cose nuove e di evadere dalla routine quotidiana spaziando nel mondo della fantasia”.
“Quella nella quale siamo coinvolti è una iniziativa di rilievo che però non va assimilata al Giallo – specifica Sonia Matteuzzi –, anche se la maggior parte di noi milita nel rione. Si tratta invece di una realtà che travalica la dimensione della Festa di San Michele, aperta a tutti coloro i quali abbiano l’intenzione di intraprendere un percorso teatrale di apprendimento e di crescita, e che intendiamo legare al paese e non ad una delle sue contrade. Non a caso abbiamo stabilito di chiamarci The Carmignans e non Rione Giallo, perché puntiamo a diventare un punto di riferimento sul territorio per quanti vogliano coltivare il loro amore per la recitazione”. La sovrapposizione tra la formazione teatrale guidata da Cecchini e il rione è tuttavia comprensibile, dato che il talentuoso regista proveniente da Vicchio del Mugello tre anni fa si è fatto carico della direzione artistica del Giallo e lo ha portato a nuova vita, conducendolo alla vittoria nel 2016 dopo un lungo digiuno che durava ininterrottamente da quarantacinque anni . “Il lavoro che svolgiamo in seno al nostro gruppo è completamente diverso da quello che viene richiesto per la sfilata del San Michele – conclude Matteo –, perché se anche da qualche anno a questa parte si parla di “teatro in strada”è ovvio che non ci sono punti di tangenza tra la preparazione di un testo come quello di Machiavelli e il dipanarsi di una storia che si dispiega in una piazza secondo modalità narrative diverse e assolutamente peculiari. Per questo motivo invitiamo chi abbia voglia di accostarsi alla recitazione ad avvicinarsi al nostro laboratorio senza pensare a preconcetti schieramenti di contrada”.
Il primo appuntamento per vedere all’opera i The Carmignans è per domenica prossima nella Rocca di Carmignano, ma dopo l’esordio del 10 giugno ci saranno altre due occasioni per assistere alla “Mandragola”, che verrà replicata il 2 luglio nell’ambito della Fiera di Comeana e il 10 in piazza Matteotti ancora a Carmignano. L’evento è curato dalla compagnia teatrale Prospettiva Capaneo e si avvale del patrocinio del Comune di Carmignano. Per poter assistere allo spettacolo è necessario effettuare la prenotazione chiamando Antonella Arena al 348.8202401. L’ingresso è gratuito ma è gradita un’offerta libera. (Barbara Prosperi)