La “Visitazione” sbarca in America. Dopo il fortunato esordio alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti, dove è stata visitabile dall’8 maggio al 29 luglio scorsi, la mostra itinerante “Incontri miracolosi: Pontormo dal disegno alla pittura” approda a New York per la seconda tappa della tournée che si concluderà a Los Angeles nel 2019. La tavola di Carmignano è la grande protagonista della rassegna, un evento di respiro internazionale nato per raccogliere fondi a favore del complesso parrocchiale che custodisce il capolavoro pontormesco, il quale versa in un grave stato di degrado ed ha bisogno di un vasto quanto costoso intervento di restauro, recentemente stimato in circa tre milioni di euro.
“A Firenze la mostra ha riscosso molto entusiasmo da parte di storici dell’arte, studenti e semplici visitatori – ci racconta a pochi giorni dalla trasferta statunitense Bruce Edelstein, docente di Storia dell’arte presso la New York University e curatore della rassegna insieme a Davide Gasparotto del Getty Museum di Los Angeles, che ha seguito l’esposizione in maniera assidua –, ed ha avuto una grossa risonanza a livello sia nazionale che internazionale su periodici, radio e tv. Ci sono state visite da parte di accademici provenienti dagli Stati Uniti d’America, dall’Inghilterra e dalla Francia, venuti a Firenze appositamente per visitare la mostra di Palazzo Pitti, che è stata un evento di notevole interesse scientifico ed ha rappresentato una straordinaria occasione di studio sul lavoro del Pontormo”.
“L’ambiente e l’allestimento così raccolti hanno favorito la contemplazione e la meditazione sulle opere – continua il professore –, ed hanno offerto al pubblico la possibilità di osservare i dipinti e i disegni esposti con tempi estremamente dilatati e a distanza fortemente ravvicinata. Quest’ultimo elemento in particolar modo, unito alla speciale illuminazione – prosegue Edelstein –, diversa da quelle viste in precedenza nelle due mostre di Palazzo Strozzi, ha permesso di esaltare al massimo la bellezza della “Visitazione” e di ammirare appieno l’eccellente lavoro effettuato in fase di restauro da Daniele Rossi.
Se la “Visitazione” è stata forse l’opera più ammirata, quella che ha creato la maggiore attesa è stato probabilmente il cosiddetto “Alabardiere” di Los Angeles, che dopo l’acquisizione da parte del Getty Museum nel 1989 era rientrato in Italia per un breve soggiorno soltanto negli anni Novanta del secolo scorso, in occasione della mostra “L’officina della maniera”, tenutasi alla Galleria degli Uffizi tra il settembre del 1996 e il gennaio del 1997, ma ha suscitato curiosità anche il presunto ritratto di “Carlo Neroni” appartenente ad una collezione privata londinese, attribuito al Pontormo in tempi recenti. L'”Alabardiere” non sarà però esposto a New York ma tornerà visibile a Los Angeles, dove è abitualmente conservato, tuttavia alle opere già in mostra a Palazzo Pitti si aggiungeranno due disegni preparatori, quello per l’autoritratto del Pontormo eseguito per la “Deposizione” della Cappella Capponi e quello per un ritratto di giovane milite, realizzato per un dipinto che non è noto ma che fu presumibilmente commissionato all’artista durante l’assedio di Firenze del 1529-1530, similmente a quanto avvenuto per l'”Alabardiere”, oggi identificato in maniera pressoché unanime con Francesco Guardi, e per il “Carlo Neroni”. Tutte le opere citate sono strettamente legate tra di loro da una evidente affinità stilistica e cronologica e sono sempre state messe in relazione con la “Visitazione” di Carmignano.
L’esposizione newyorkese si differenzierà da quella fiorentina non soltanto per la diversità dei dipinti e dei disegni esibiti ma anche per la collocazione, che costituisce un elemento di assoluta novità. La mostra sarà infatti ospitata nell’atrio del The Morgan Library & Museum realizzato su progetto di Renzo Piano tra il 2003 e il 2006, in un ambiente caratterizzato da un linguaggio architettonico assolutamente moderno e lontanissimo da quello di un locale antico e ricco di memorie storiche qual è quello della Sala delle Nicchie della Galleria Palatina. L’esposizione prenderà il via il 7 settembre per concludersi il 6 gennaio, e il 6 settembre sarà preceduta da una conferenza tenuta dal professor Edelstein presso la Casa Italiana della New York University, durante la quale verrà lanciata la campagna internazionale di crowdfunding per il recupero del complesso parrocchiale di San Michele a Carmignano.
A quanti desiderino offrire il loro contributo per la ristrutturazione degli edifici sorti intorno al piccolo oratorio originariamente fondato da Bernardo di Quintavalle nel 1211, che ha visto tra le altre anche la presenza di San Francesco d’Assisi e del beato Giovanni Parenti, si consiglia di consultare le pagine web www.pontormo.it e www.indiegogo.com. Poiché l’algoritmo che governa la piattaforma digitale di Indiegogo dà maggiore visibilità ai progetti che registrano una buona partenza, è fondamentale raccogliere delle cifre rilevanti nei primi giorni del crowdfunding e divulgare l’iniziativa attraverso i più svariati canali di comunicazione. Per raggiungere lo scopo prefissato dunque è non solo possibile ma anche importante contribuire anche con una piccola donazione di 10 euro, e sono naturalmente graditi sponsor sia pubblici che privati che intendano sostenenere l’evento. A seconda dell’entità delle offerte elargite sono previsti dei riconoscimenti come ad esempio la menzione in un albo d’oro, il catalogo della mostra “Incontri miracolosi”, una visita guidata ad una delle due esposizioni statunitensi, un soggiorno in un albergo della zona per scoprire le risorse di Carmignano e dei suoi dintorni. (Barbara Prosperi)
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