Il Comune di Carmignano ha aderito al progetto “rete delle città libere dai pesticidi” con l’obiettivo di tutelare la salute dei cittadini e salvaguardare l’ambiente. Il progetto è stato promosso da PAN Europe – Pesticide Action Network – una ONG nata a Bruxelles nel 1987 che ha la finalità di garantire la qualità della vita in Europa riducendo al minimo l’utilizzo dei pesticidi.
Già nel 2017, con un’ordinanza del sindaco, il Comune di Carmignano ha portato avanti un progetto a favore di un’agricoltura sostenibile, vietando su tutto il territorio, l’uso di prodotti erbicidi a base di glifosato e facendosi poi promotore dell’intervento “Glifobee”, che fa parte della convenzione “Carmignano 2020” siglata oltre che dal Comune, anche dalla Pro Loco, dal Biodistretto del Montalbano e dalla Strada dei Vini di Carmignano e dei Sapori tipici pratesi.
Il progetto Glifobee nello specifico è stato sviluppato da parte della start up Next Genomics, che svolge attività di ricerca in collaborazione con l’Università di Firenze. La ricerca condotta a Carmignano ha portato al monitoraggio della presenza del glifosato nelle acque di superficie e nelle api mellifere e solitarie, che sono famose per essere delle api particolarmente pelose e quindi in grado di catturare l’inquinamento.
Per proseguire in questa direzione il Comune ha quindi aderito anche alla “rete delle città libere dai pesticidi” così da collaborare anche con altre città, che sono impegnate sul fronte dell’ambiente, per eliminare l’utilizzo di antiparassitari e di pesticidi e condividere in questo modo esperienze comuni. Con questo protocollo il Comune si impegnerà, in un orizzonte temporale di tre anni, ad attuare politiche e misure per vietare l’uso di erbicidi nelle aree pubbliche ed estendere lo stesso divieto anche nelle aree private che hanno accesso al pubblico e nelle aree agricole in prossimità dei centri abitati. (Valentina Cirri)