La “Visitazione” è tornata a casa. Dopo un’assenza di oltre un anno, dovuta alla lunga tournée che l’ha portata prima a Firenze e poi a New York e a Los Angeles, il 9 maggio la pala del Pontormo ha ripreso il suo posto sul secondo altare di destra della chiesa di San Michele Arcangelo, dove è documentata a partire almeno dal 1720. Durante la sua trasferta la tavola di Carmignano, accompagnata da altri dipinti e da alcuni disegni dell’artista, ha ottenuto dei fondi da utilizzare per il recupero dell’antico complesso parrocchiale, sviluppatosi da un primo nucleo che secondo la tradizione risale al 1211, quando Bernardo di Quintavalle fondò un piccolo oratorio ed un modesto cenobio in quella che era allora la parte bassa del paese, poco distante dalla rocca medievale. Il denaro ricavato dalla mostra itinerante “Incontri miracolosi: Pontormo dal disegno alla pittura” è però ben lontano dalla cifra vertiginosa che serve per ristrutturare gli edifici che formano il vecchio complesso francescano, pertanto la sottoscrizione aperta l’anno scorso dalla parrocchia di Carmignano rimane ancora attiva, nella speranza che possano arrivare delle donazioni utili a far finalmente partire i restauri, sempre più urgenti ed improcrastinabili.
“C’è ancora tanto da fare, e saranno necessari tanto lavoro e tanta pazienza”, ammette don Elia Matija, parroco della chiesa di San Michele Arcangelo dallo scorso mese di settembre. Quando si è insediato la “Visitazione” si trovava già a New York e al posto dell’originale era stata collocata una riproduzione fotografica, dunque ha avuto modo di ammirarla dal vero soltanto adesso, rimanendo particolarmente colpito dalla tavolozza adoperata dal pittore. “Vederla così da vicino è stata una grande emozione per me – ci confida il sacerdote –, a pochi centimetri di distanza e senza il vetro ho potuto apprezzare al meglio quei colori incredibili, tornati così vivi dopo il restauro”.
Per quanto riguarda lo stato di conservazione del dipinto, proprio il restauratore Daniele Rossi, che tra il 2013 e il 2014 ha sottoposto la tavola ad un magistrale intervento di consolidamento e pulitura, ed ha effettuato degli scrupolosi controlli ogni volta che è uscita ed è rientrata nella sua teca, ne ha confermato le ottime condizioni di salute: “Posso affermare senza alcun dubbio che la “Visitazione” sta bene e tranquilizzare così tutte le persone a cui sta a cuore” ha detto infatti dopo l’ultima, recentissima ed attentissima ricognizione, avvenuta proprio nella chiesa di Carmignano, “e questo perché è logico ed opportuno effettuare i controlli quando l’opera si trova nel suo ambiente specifico”.
Archiviata la trasferta americana, che tra le altre cose ha avuto il merito di dare risonanza internazionale ai problemi che affliggono la parrocchia di San Michele Arcangelo, andrà studiato ora un efficace calendario di iniziative volte a dare ulteriore visibilità alle tante necessità del complesso conventuale e a convogliare su di esso offerte ed elargizioni da parte di soggetti pubblici e privati. I primi eventi in programma, previsti per l’8 giugno, sono un concerto e la presentazione del penultimo libro di Massimo Cacciari, “Generare Dio”, nel quale l’intellettuale veneziano ha citato non a caso la “Visitazione” del Pontormo. (Barbara Prosperi)