Andrà in scena venerdì 31 maggio presso l’associazione Pandora di Seano in via Don Milani n. 7 lo spettacolo ‘Quel che resta di noi’, lavoro conclusivo del corso di teatro per gli adolescenti tenuto nei locali della Misericordia di Seano da Henrj Bartolini, che ne ha curato la drammaturgia, le coreografie e la regia.
“Abbiamo intenzione di proporre il corso di teatro per gli adolescenti all’interno dell’associazione a partire dal prossimo autunno sotto la guida di Henrj Bartolini – racconta Samanta Tesi di Pandora – con l’obiettivo di coinvolgere come è già successo anche per il corso di Comics tanti altri ragazzi che possano così appassionarsi al teatro, fare gruppo tra loro e diventare magari attori un domani”.
‘Quel che resta di noi’ è uno spettacolo sociale, scritto e messo in scena per l’esigenza di raccontare alcune tematiche che, scomode a teatro, vengono però messe alla nostra attenzione da parte della società: si parla infatti della vita secondo tante sfaccettature come ad esempio la giustizia, l’omosessualità e l’omofobia, l’eutanasia, il diritto di amore e di amare, i morti sulla strada, l’anoressia, gli animali, la paura di rimanere soli. A raccontare queste storie saranno i cinque giovani allievi del corso di teatro, che avranno il compito di mettersi a confronto con un testo e con degli argomenti complessi.
“Questi cinque ragazzi sono con me da cinque anni, nonostante un anno di pausa – racconta Henrj Bartolini – e quest’anno si confronteranno con questo testo che come suggerito dal titolo vuole essere un messaggio lanciato dai giovani agli adulti, come a dire che noi siamo i ragazzi di oggi e viviamo in un mondo che ci avete lasciato e cerchiamo anche di insegnarvi come affrontarlo”.
Lo spettacolo si aprirà con un gioco proposto al pubblico: l’allieva che per prima salirà sul palcoscenico dirà che è l’ultimo dell’anno ed elencherà una serie di nuovi propositi per l’anno che verrà, che poi saranno oggetto dei monologhi che saranno interpretati dagli altri allievi.
I monologhi saranno legati tra loro da movimenti scenici fatti con le sedie: ogni allievo porterà infatti con sé una sedia da cui non si separerà mai come se fosse la vita da portare come zaino in spalla o come bagaglio.
“Ogni ragazzo racconta la storia di un personaggio non identificato, come il vecchio, l’omosessuale, il ragazzo che si innamora per la prima volta o il fiore legato al palo dove è accaduto l’incidente e lo fa con la naturalezza dei propri anni – conclude Henrj Bartolini – a monte però c’è stato un importante lavoro di confronto, che ha portato ognuno di loro a farsi domande e ad esprimere la propria opinione, il tutto funzionale alla costruzione dei vari monologhi”.
Per informazioni e prenotazioni è necessario contattare il numero 370/3456824. L’ingresso allo spettacolo costa cinque euro. (Valentina Cirri)