Il film parla della xilella, il batterio di origine americana che ha portato all’abbattimento di numerosi olivi in Puglia, ma è anche una riflessione più ampia sull’agricoltura e il rapporto con l’ambiente: sull’olivicoltura in particolare. E poco importa dunque che a Carmignano e nella provincia di Prato la xilella non si sia vista. “In Toscana – conferma l’agronomo carmignanese Ugo Damerini – si è manifestato un ceppo soltanto nella zona dell’Argentario, dove non ha attaccato gli olivi ma altre piante, come la ginestra, e la situazione è monitorata dal servizio fitosanitario della Regione”. L’insegnamento del film va infatti oltre il batterio.
Sabato 25 gennaio alle 16 sarà proiettato nella sala consiliare a Carmignano, in piazza Vittorio Emanuele II, il docufilm dal titolo “Legno vivo – Xylella, oltre il batterio” curato da quattro esperti di comunicazione appassionati di temi ambientali: Elena Tioli (giornalista attiva su temi di politica ed ecologia), Francesca Della Giovampaola (giornalista e curatrice del Bosco di Ogigia, un progetto editoriale su temi di agricoltura, cibo e tutela ambientale), Filippo Bellantoni (giornalista, videomaker, cura anche le attività video e digitali per il Bosco di Ogigia) e Simone Cannone (fotografo e videomaker). Il documentario è diretto dallo stesso Filippo Bellantoni.
“Il docufilm è stato girato e montato nell’arco di sei mesi a partire da marzo scorso – racconta Elena Tioli – Ci siamo lanciati tutti e quattro in un viaggio che è stato una vera e propria avventura, prima in Puglia e poi in Spagna per documentare e raccontare il fenomeno della xylella”. Il progetto è stato preceduto da anni di studio sulla tematica ambientale della xylella, presente con un ceppo anche in Puglia, principalmente nella zona del Salento. Il batterio colpisce, oltre all’olivo, anche altre piante, ed ostruisce i vasi xilematici conduttori della linfa grezza bloccando la nutrizione delle piante stesse e causandone un progressivo disseccamento. I principali veicoli di trasporto di questo batterio sono rappresentati in Puglia da alcuni insetti, tra cui la sputacchina, ma la sintomatologia non è evidente e facilmente identificabile e può essere determinata solo con analisi biologiche specifiche a seguito di opportuno monitoraggio.
Non è un caso quindi che un docufilm sul problema della xylella in Puglia, territorio caratterizzato dalla olivicoltura, sia portato anche a Carmignano che ambisce a realizzare un distretto biologico nei prossimi anni e che al suo interno, insieme a anche Poggio a Caiano, contiene più della metà degli olivi presenti sulla provincia di Prato con circa 200 mila piante distribuite tra fattorie e piccoli poderi. Tuttavia, il numero non tiene conto degli oliveti ad oggi abbandonati o non coltivati, con piante lasciate allo stato naturale per motivi diversi che vanno dalla difficoltà di vendere l’olio ai vincoli imposti dalle amministrazioni locali.
Il focolaio che si è sviluppato in Puglia ha portato al progressivo abbattimento di numerosi olivi secolari e monumentali con un forte impatto sul paesaggio e sulla biodiversità di questo territorio.
“Nel corso del viaggio abbiamo realizzato interviste a esperti del settore, agricoltori, produttori, cittadini, giuristi e attivisti ambientali come la celebre Vandana Shiva – prosegue Elena Tioli – che ci hanno restituito il loro punto di vista sul tema”.
Il lavoro di indagine ha portato anche allo studio del modello agricolo intensivo adottato dalla Spagna fin dagli anni novanta, che col tempo ha prodotto una forte riduzione di acqua di cui necessitano gli impianti industriali ed una decrescita dell’occupazione con conseguente abbandono delle terre da parte dei piccoli produttori, a discapito della qualità del prodotto oleario per gusto e per proprietà nutritive.
“Questo lavoro vuole essere un punto di riflessione sull’approccio nei confronti dell’ambiente per guardare oltre al singolo problema della xylella – conclude Tioli – Abbiamo mostrato questo docufilm al Senato della Repubblica lo scorso 26 novembre e dopo una tappa in Puglia abbiamo iniziato un tour per diffondere il più possibile questa tematica”.
L’evento è organizzato in collaborazione con l’associazione Biodistretto del Montalbano e con il patrocinio del Comune di Carmignano. (Valentina Cirri)