Sono trascorsi settantacinque anni dal 25 aprile 1945, la data che ha segnato simbolicamente la fine in Italia della Seconda guerra mondiale e successivamente eletta a festa ed anniversario della liberazione dal regime fascista e dall’occupazione nazista. A differenza degli anni scorsi, in cui anche a Carmignano e nel pratese la festa era celebrata con cerimonie pubbliche nelle piazze e in altri luoghi simbolici, quest’anno tutto ciò non sarà possibile a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19.
Per evitare gli assembramenti e ogni potenziale rischio di contagio, la festa sarà così celebrata in una sorta di “piazza virtuale”, con un evento web organizzato dal Comune di Carmignano, dall’Anpi sezione di Carmignano, dal Comitato 11 Giugno di Poggio alla Malva e dai Circoli Arci. L’appuntamento è per sabato 25 aprile dalle 11 in diretta sulla pagina facebook del Comune: ai piedi del Campano della Rocca di Carmignano si terranno le celebrazioni della festa della liberazione con una riflessione del sindaco Edoardo Prestanti e del presidente dell’Anpi di Carmignano David Desideri. Da quel giorno e fino al 3 maggio la facciata del Campano sarà illuminata di rosso e sulla cinta muraria della Rocca sarà apposta la bandiera tricolore realizzata dai Circoli Arci del territorio comunale e dall’associazione di commercio italo cinese di Prato.
La scelta di celebrare così la festa e proprio nel castello del borgo si ricollega ad alcuni fatti della Resistenza carmignanese avvenuti prima della fine del secondo conflitto mondiale. Nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio del 1944 infatti, su iniziativa del Partito comunista, sul Campano fu issata una bandiera rossa. A portarla furono alcuni componenti della squadra di azione partigiana “fratelli Buricchi”, più precisamente Bogardo e Alighiero Buricchi e Lido Sardi. La scala a pioli che conduceva al campanile fu divelta lungo la discesa per ritardarne la rimozione.
Una bandiera rossa fu alzata anche ad Usella, in Val di Bisenzio, sulla cima di un cipresso alto cinque metri. Per il gesto fu arrestata Tosca Martini, un’operaia del lanificio Forti. I fascisti scrissero sulle mura del paese: “Donna volgare che vai a lavorare alla Briglia, ti sei venduta ai senza Dio, ti riconosciamo”.
Da domenica 26 aprile a venerdì 1 maggio, sul giornale online del Comune (Il Giornale di Carmignano), sei attrici di Carmignano leggeranno e spiegheranno i primi dodici articoli della Costituzione, due articoli al giorno. (Valentina Cirri)