E’ nato fra aprile e maggio, sotto gli sguardi incuriositi dei carmignanesi, che l’hanno visto prendere forma grazie al lavoro di Gnob, all’anagrafe Edoardo Buccianti, street artist pratese già noto nel circuito degli appassionati del settore, il murale realizzato in via Ferdinando Bicchi, eseguito ad acrilico e dedicato alla memoria di Giovanni Iannelli, sfortunata promessa del ciclismo nostrano deceduto due anni fa a seguito di un tragico incidente avvenuto su strada. L’opera sarà inaugurata sabato 5 giugno alle 17, al termine di una iniziativa su due ruote che prenderà il via a Prato per proseguire e concludersi in territorio mediceo, a cura dell’Associazione Dilettantistica Sportiva C.F.F. Seanese, e con il patrocinio del Comitato Regionale Toscano della Federazione Ciclistica Italiana e dei Comuni di Prato, Poggio a Caiano e Carmignano. Pedalando in sicurezza con Giovanni, questo il nome della manifestazione, è un evento non agonistico aperto a tutti, a cui sarà possibile partecipare con qualsiasi tipo di bicicletta, percorrendo un tragitto che unisce il centro storico pratese a quello carmignanese. Il ritrovo è fissato per le 15 in piazza del Duomo a Prato, da cui mezz’ora più tardi partirà la pedalata che attraversando Poggio a Caiano giungerà a Carmignano, arrestandosi al culmine della salita di via Bicchi, davanti al murale appena ultimato, ideato non soltanto per ricordare Giovanni Iannelli ma anche per sottolineare la necessità della sicurezza nelle gare ciclistiche.
Quella di Iannelli, studente pratese di Economia con la passione della bicicletta, è una storia dolorosa che induce inevitabilmente alla riflessione su quanto sia purtroppo facile riportare danni permanenti o addirittura perdere la vita nel corso di competizioni su strada, quando i percorsi di gara non sono adeguatamente monitorati attraverso sopralluoghi preliminari e tutelati mediante l’utilizzo di dispositivi di protezione, come ad esempio transenne o materassi antitrauma. Il 5 ottobre del 2019 infatti, mentre stava disputando una prova del Circuito Elite Under 23 a Molino dei Torti, in provincia di Alessandria, ad appena 144 metri dal traguardo, a causa di un contatto tra alcuni corridori Giovanni batté violentemente la testa contro lo spigolo di una colonnina di mattoni e morì dopo un intervento chirurgico e 48 ore di coma profondo. Per il padre, l’avvocato Carlo Iannelli, a lungo vicepresidente del Comitato Regionale Toscano della Federazione Ciclistica Italiana, che da allora si batte per ottenere giustizia scontrandosi contro un muro di gomma fatto di omertà, si è trattato di una tragedia annunciata. Lo sprint finale ha visto infatti 78 concorrenti lanciati verso il traguardo alla velocità di 69 chilometri all’ora, in un rettilineo stretto, in leggera pendenza e soprattutto pericoloso, perché transennato soltanto negli ultimi 40 metri, prima dei quali era completamente assente qualunque tipo di protezione a tutela dei partecipanti.
L’iniziativa, con il beneplacito della famiglia Iannelli e con la collaborazione dell’amministrazione comunale di Carmignano, è stata fortemente voluta, promossa ed organizzata da Francesco e Franco Chiuchiolo, da anni alla guida dell’associazione C.F.F. di Seano. “Questa manifestazione, come tutte le altre che seguiranno – spiega Francesco – nasce con un triplice intento: rendere omaggio alla memoria di Giovanni, richiamare l’attenzione del maggior numero di persone sul tema della sicurezza nelle corse ciclistiche, e creare delle occasioni per fare beneficenza”. Combattuto tra la determinazione nel portare avanti la battaglia nel nome di Iannelli e l’amarezza accumulata negli ultimi diciannove mesi, Chiuchiolo tiene tuttavia a manifestare la propria gratitudine nei confronti del Comune di Carmignano, “l’unica istituzione – sono le sue parole – che ha accolto subito la nostra proposta e non ci ha voltato le spalle, come fino a questo momento hanno fatto in tanti. Ringrazio pertanto il sindaco, Edoardo Prestanti, l’assessore allo Sport, Stefano Ceccarelli, l’assessore alla Cultura, Stella Spinelli, e tutti coloro che ci hanno offerto il loro sostegno”. “Del resto un evento come questo non poteva che svolgersi qui – conclude Francesco –, considerato che il territorio di Carmignano con le sue salite rappresenta una tappa obbligata per tutti gli appassionati di ciclismo, professionisti, dilettanti o semplici amatori”. (Barbara Prosperi)