Visitare il museo archeologico Francesco Nicosia di Artimino diventa un’esperienza multimediale, grazie a contenuti audio e video, che sono stati resi disponibili lungo il percorso di visita. Si tratta della recente novità introdotta dalla rete dei musei di Prato, che oltre al museo di Artimino, ha creato un vero e proprio sistema museale insieme ad altre sette realtà provinciali, tra cui si annoverano il centro di scienze naturali di Galceti, il museo di scienze planetarie di Prato, il museo della deportazione e della resistenza di Figline, il museo Ardengo Soffici e del ‘900 italiano di Poggio a Caiano, la casa-museo Leonetto Tintori di Prato, il museo della badia di Vaiano-casa Agnolo Firenzuola e il Mumat – museo delle macchine tessili di Vernio.
Il percorso di visita si trasforma quindi in un viaggio arricchente in otto tappe attraverso le collezioni esposte dagli otto musei che si snodano in un patrimonio prezioso tra archeologia, arte, natura, scienza, storia antica e contemporanea ed industria tessile. Il progetto prevede la possibilità di fruire, in seguito all’accesso al museo, di contenuti digitali audio e video personalizzati per adulti e bambini, che raccontano le storie inedite che si nascondono dietro i reperti di preziosa manifattura, che costituiscono il tragitto ideale dal ‘mondo dei vivi’ al ‘mondo dei morti’. Questi reperti, tra cui si ricordano l’incensiere in bucchero, simbolo del museo, la coppia di incensieri sempre in bucchero e la coppa in vetro turchese, provengono dalla tomba principesca di Montefortini a Comeana, dalla necropoli di Prato di Rosello ad Artimino e dall’insediamento di Pietramarina ed hanno confermato la presenza di una civiltà etrusca inserita in un contesto culturale e commerciale di ampio raggio a Nord dell’Arno, grazie alla ricerca topografica ed agli scavi archeologici iniziati negli anni Sessanta del Novecento.
I contenuti multimediali saranno accessibili, dopo l’ingresso al museo, tramite smartphone oppure tramite una scheda. Al visitatore sarà consegnata una piantina pieghevole contenente le tappe del percorso, i punti di interesse e le schede con istruzioni per accedere ad audio e video. Le opere saranno contraddistinte da un QR code, che una volta inquadrato, permetterà di accedere alle storie online. In alternativa, sarà comunque possibile richiedere una scheda con tutte le storie da poter leggere nel corso della visita. Ad ogni tappa del percorso verranno poste delle domande al visitatore e tramite le risposte potranno essere trovate le lettere che compongono la parola chiave del museo. A chi indovinerà la parola chiave andrà in palio il sigillo del museo, al quale potrà aggiungersi un ulteriore premio dopo quattro visite negli altri musei che appartengono alla rete.
Il progetto è stato finanziato dalla Regione Toscana che ha voluto puntare a favorire interazione e partecipazione nel Bando per sistemi museali, al quale hanno partecipato i comuni di Carmignano, di Prato, di Vernio, di Vaiano e di Poggio a Caiano, guidati dalla Fondazione Parsec, capofila della rete. La presentazione del progetto, legato al museo di Artimino, è già disponibile online e in generale è possibile seguire le iniziative della rete musei di Prato sui canali social facebook, instagram e youtube. (Valentina Cirri)