Tre pomeriggi, da ottobre a gennaio alle 17.30, organizzati dalla biblioteca comunale Aldo Palazzeschi di Seano e compresi nel programma di “Un autunno da sfogliare”, con l’obiettivo di far avvicinare le persone alla lettura anche di autori locali, che per l’occasione presenteranno le loro pubblicazioni.
Il primo pomeriggio è quello di sabato 22 ottobre in cui sarà presentato il volume “A tavola con i Grandi – Ricette e curiosità dei Personaggi illustri italiani”, curato da Marco Capaccioli e da Adriano Rigoli, promosso dall’associazione Case della Memoria e ispirato dal bicentenario della nascita di Pellegrino Artusi. L’opera fornisce una panoramica sulla storia della cucina italiana attraverso le storie di ottantacinque personaggi, da Leonardo da Vinci ad Enzo Ferrari, raccontati in una maniera diversa ovvero con un focus sulla loro casa e sulla ricetta di un piatto particolarmente amato. Tra i personaggi rievocati è presente anche l’artista di Seano Quinto Martini, a cui è dedicato l’omonimo Parco Museo.
Nel corso di sabato 17 dicembre sarà presentata l’opera del giornalista e scrittore Nicola Coccia intitolata “Strage al Masso delle Fate – Ottone Rosai, Bogardo Buricchi ed Enzo Faraoni dal 1933 alla Liberazione di Firenze”. Il libro, pubblicato dopo quindici anni di ricerche e di interviste ai personaggi chiave della Resistenza fiorentina, offre uno spaccato sulle esistenze di Bogardo Buricchi e di Enzo Faraoni che presero parte ad una formazione partigiana ed organizzarono diverse azioni antifasciste, in cui sono compresi i fatti dell’11 giugno. Le loro vite, in questo testo, si intrecciano anche a quelle di Ottone Rosai, di Giovanni Gentile e di Mario Carità.
Chiuderà il ciclo di incontri sabato 14 gennaio “La baronessa di Carini – Una storia di cappa e spada del ‘500” di Pietro Trapassi, ambientato nel XVI secolo in Sicilia, che era allora al centro dell’impero spagnolo di Carlo V. La figura di Laura Lanza, prima vittima di femminicidio, rappresenta una donna che non accetta un matrimonio combinato col potente barone di Carini, perché innamorata di un giovane commerciante non sufficientemente ricco da indurre il padre a cambiare idea. La Lanza viene uccisa dal padre in nome dell’onore della famiglia e del casato che deve essere preservato a prescindere dai sentimenti e dal valore stesso della vita umana. (Valentina Cirri)