In occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria, venerdì 27 gennaio alle 21, nella Sala Consiliare di piazza Vittorio Emanuele II, il Comune di Carmignano presenta “Concerto per non dimenticare”, a cura dell’Orchestra e del Coro delle Colline Medicee della Scuola di Musica L’Ottava Nota. Nel corso della serata saranno eseguite musiche di Dmitrij Dmitrievic Shostakovich, Andrew Lloyd Webber, Hans Zimmer, Samuel Cohen e Francesco Guccini e brani della tradizione klezmer e yiddish. Direttore artistico è Alessandro Bernardi, direttore d’orchestra Massimo Annibali. Al termine del concerto, in piazza Giacomo Matteotti, intorno alle otto pietre d’inciampo che nella primavera 2021 sono state collocate di fronte al municipio, avrà luogo la cerimonia “Luci sulla Memoria”, per ricordare i deportati nei campi di concentramento nazisti nati a Carmignano. L’amministrazione comunale, che anno dopo anno ribadisce con impegno la volontà di non dimenticare e continuare a promuovere la riflessione su uno dei periodi più oscuri della storia d’Italia e d’Europa, invita la cittadinanza a partecipare alle iniziative che si svolgeranno per il Giorno della Memoria 2023, che coinvolgono anche la Biblioteca Aldo Pazzeschi. A partire da lunedì 23 gennaio infatti gli avventori vi potranno trovare uno scaffale con proposte di lettura dedicate all’argomento, disponibili e per la fruizione in sede e per il prestito a domicilio.
“Concerto per non dimenticare”
Il 27 gennaio in Sala Consiliare
Per quanti non ne conoscono la storia ed il significato si riassume brevemente che il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale, osservata a livello planetario il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto. È stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite attraverso la risoluzione 60/7 dell’1 novembre 2005, nell’anno in cui cadeva il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine della Shoah. All’epoca si stabilì di celebrare il Giorno della Memoria il 27 gennaio perché in quella data, nel 1945, l’Armata Rossa aveva liberato il campo di concentramento di Auschwitz, divenuto nel tempo il simbolo del genocidio nazista. La Repubblica Italiana tuttavia ha formalmente istituito la giornata commemorativa, nella stessa data, con alcuni anni di anticipo, mediante la legge 211 del 20 luglio 2000, al fine di ricordare le vittime dell’Olocausto e delle leggi razziali e di tutti coloro che durante il secondo conflitto mondiale misero a rischio la propria vita per proteggere gli ebrei perseguitati, oltre ai deportati militari e politici italiani nella Germania nazista. L’articolo 2 prevede che in occasione del Giorno della Memoria siano organizzati “cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”. (Barbara Prosperi)
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