La luce di Tina
Sabato 11 marzo, in occasione della festa della donna, l’associazione Pandora di Seano organizza dalle 21.30 un evento per ricordare il nome di Tina Modotti, fotografa ed attivista vissuta tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento.
“Raccontami di Tina” potrebbe essere l’inizio della storia della fotografa italiana divisa tra l’Italia, l’America e l’Europa. La Modotti nasce in una famiglia operaia socialista ad Udine, primogenita di altri cinque fratelli, vive per alcuni anni a Vienna e poi torna nella città natale dove studia ed inizia a lavorare, a dodici anni, per sostenere la famiglia, dal momento che il padre è emigrato in America per lavoro. Grazie allo zio fotografo frequenta il suo studio ed apprende i rudimenti della fotografia.
Nel 1913 raggiunge il padre a San Francisco ed inizia a lavorare in una fabbrica tessile. Sposa il fotografo Robo e pratica la recitazione, fino all’esordio nel 1920 nella pellicola “Pelle di tigre”. Grazie alle frequentazioni del marito conosce il fotografo Edward Weston, di cui diventa modella ed amante. Scoperta la relazione, il marito la lascia e fugge in Messico, dove Tina lo raggiunge, in ritardo visto che nel frattempo era morto di vaiolo.
Resta quindi in Messico con Weston: qui frequenta i circoli bohemien e si avvicina agli ambienti del partito comunista messicano, al quale si iscrive nel 1927, dando avvio al suo periodo da attivista e alla sua fotografia rivoluzionaria. Partecipa infatti alle manifestazioni per Sacco e Vanzetti e documenta il movimento muralista messicano. Nel 1929 assiste all’omicidio del nuovo compagno Julio Antonio Mella per mano di un oppositore politico e viene espulsa dal Messico.
Negli anni successivi viaggia principalmente in Europa e si unisce alle brigate internazionali nella guerra civile spagnola, per lasciare il paese insieme a Vittorio Vidali e fare ritorno in Messico, dove muore nel 1942.
Lo spettacolo in programma l’11 marzo, a cura di Mya Fracassini e di Claudio Moradei, ripercorre le tappe principali della vita della fotografa e che si intrecciano ai principali eventi storici con storie, canzoni e fotografie.
La prenotazione è obbligatoria: all’e-mail sevi.pandora@gmail.com. Alle 20 sarà possibile partecipare ad un piccolo apericena, sempre su prenotazione e al costo di 8 euro, mentre l’ingresso alla spettacolo sarà a partire dalle 21.30: il biglietto costa 10 euro. (Valentina Cirri)