Sabato 22 giugno alle 21.15 sarà presentata l’ultima raccolta poetica di Grazia Frisina con un evento gratuito al Parco Museo Quinto Martini di Seano, organizzato dall’associazione Parco Museo col contributo del Comune di Carmignano. “Avrei voluto scarnire il vento” è un volume pubblicato nel 2022 dalla casa editrice Compagnia dei Santi Bevitori di Pistoia ed in poco tempo ha già ricevuto diversi riconoscimenti: la segnalazione di merito al Premio Firenze del 2022, il secondo posto al Premio Ginestra, finalista al Contropremio Carver ed il terzo posto al Premio Forum Traiani, questi ultimi tutti nel 2023.
L’opera arriva dopo il romanzo “A passi incerti” del 2009, dopo due drammi poetici “Cenere e cielo” del 2015 e “Madri” del 2018 e dopo due raccolte poetiche, “Innesti” del 2016 e “Pietra su pietra” del 2021.
“La raccolta è composta da trentadue componimenti scritti in versi liberi e dedicati ad altrettante figure femminili appartenenti al mondo biblico, mitologico, letterario ed artistico che hanno dato prova di umiltà e di grande passione e coraggio – ha raccontato l’autrice ed insegnante di lettere, Grazia Frisina, ideatrice tra l’altro del progetto “Per immaginifici sentieri”, un omaggio in poesia all’opera scultorea di Quinto Martini – a queste donne ho deciso di dare voce perché in vita hanno compiuto azioni impossibili, come afferrare il vento, da cui appunto il senso del titolo”.
La raccolta rappresenta quindi una galleria di ritratti femminili rivoluzionari, tutti identificati all’inizio del componimento col proprio nome di battesimo.
“Ho incontrato queste donne nel corso della mia carriera professionale oppure visitando mostre d’arte e di fotografia e ne sono rimasta colpita – ha proseguito la Frisina – le loro azioni e la loro vita, fatte anche di solitudine e di dolore, sono raccontate in dettaglio nel pieghevole del volume e recano in sé il segno distintivo di tutta un’umanità femminile, portatrice di energia e di sogni utopici”.
Si tratta ad esempio di Virginia Woolf, Emily Dickinson, Alda Merini, Sylvia Plath, Etty Hillesum, Penelope, Ifigenia, solo per citare alcuni nominativi di queste protagoniste.
“L’esercizio che ho fatto è stato quello di riportare alla memoria le emozioni provate dal leggere o vedere le opere di queste donne e dare loro voce, talvolta stravolgendone la vita, come accade nel caso di Penelope, che a differenza dell’originale omerico, ho trattato come una donna ribelle, che decide di non vivere in attesa del suo sposo per venti anni” – ha concluso la Frisina. Nel corso dell’evento l’autrice leggerà alcuni componimenti in dialogo col pubblico intervenuto, accompagnata dall’editore Filippo Giaconi che per l’occasione suonerà alcune melodie.