In cerca di fondi per la chiesa

Per Carmignano attraverso il Fai

Provare ad ottenere i fondi del FAI per la chiesa di Carmignano, che è chiusa da quasi due anni e necessita di importanti lavori di ristrutturazione. È questa la proposta lanciata dalla consigliera comunale Belinda Guazzini nel corso dell’ultimo consiglio comunale del 2024, accolta all’unanimità da tutti i presenti alla seduta dello scorso 23 dicembre. Secondo quanto previsto dall’ordine del giorno, all’inizio dell’anno nuovo l’amministrazione comunale si impegnerà a coinvolgere la popolazione nel censimento del FAI legato a “I Luoghi del Cuore”. Tale coinvolgimento dovrà avvenire attraverso le varie forme di comunicazione oggi disponibili, facendo uso della pagina web e di tutti i canali social del Comune di Carmignano, di manifesti e volantini, della stampa locale e nazionale e delle testate specializzate. Al momento sono in fase di studio ulteriori forme di divulgazione dell’iniziativa, che nel 2016 consentì all’abbazia di San Giusto di avvalersi di 20mila euro, frutto di quasi 10mila firme raccolte nell’arco di circa sei mesi, in una delle campagne più partecipate della storia del FAI.

Per il censimento 2024, iniziato lo scorso 17 settembre, si può votare fino al 10 aprile, esprimendo la propria preferenza sul sito dell’associazione (www.iluoghidelcuore.it) o compilando l’apposito modulo scaricabile dalla scheda di ogni luogo del cuore. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, italiani e stranieri, maggiorenni e minorenni, residenti in Italia e all’estero. Non ci sono insomma preclusioni, ma devono essere rispettati due punti imprescindibili: il voto va obbligatoriamente dato entro e non oltre la scadenza del 10 aprile 2025, inoltre è assolutamente vietato esprimere più di una preferenza per lo stesso luogo (bene ambientale, archeologico, architettonico, ecclesiastico, urbanistico o comunque di rilevante interesse storico-artistico o ambientale, anche se di proprietà privata). La propositura di San Michele Arcangelo di Carmignano è già presente nei 39mila luoghi del cuore che partecipano al censimento, e con i 265 voti ricevuti fino ad ora si trova attualmente al 358esimo posto in graduatoria.

Per i tre beni primi classificati sono previsti altrettanti premi da 70, 60 e 50mila euro, ma altre cifre saranno messe a disposizione di quei progetti di valorizzazione che avranno raccolto almeno 2500 preferenze, grazie all’emanazione di un bando che sarà aperto a votazione conclusa. L’obiettivo dunque non sembra irraggiungibile, anche se il tempo residuo a disposizione non è molto. Per questo è importante avviare quanto prima un’intensa e capillare campagna di informazione, per attivare quante più persone, associazioni, istituti ed enti possibili. Più voti arriveranno, più alte e concrete saranno le possibilità di aggiudicarsi un contributo, per finanziare gli interventi di recupero di cui ha bisogno la chiesa di Carmignano, inagibile dal maggio 2023 e spoglia del suo corredo pittorico (leggi anche “Cinquecentomila euro dalla Regione per il complesso parrocchiale“). Nello scorso mese di settembre infatti la “Visitazione” del Pontormo e le altre pale d’altare dell’edificio francescano sono state temporaneamente trasferite a Poggio a Caiano, collocate rispettivamente nella villa medicea e nella sala consiliare del municipio. Un anno fa, a febbraio 2024, si parlava di una spesa tra i 600 e gli 800 mila euro per il risanamento di tetto, solaio e capriate lignee, a cui aggiungere almeno un altro milione e 200 mila euro per il recupero del vecchio convento e della canonica.

Oltre a custodire il capolavoro pontormesco, una delle opere più celebri del Cinquecento fiorentino, immagine simbolo di Carmignano nota a livello planetario, la propositura di San Michele Arcangelo (o dei Santi Michele e Francesco) è uno degli edifici più ricchi di storia del territorio, grazie ai suoi trascorsi plurisecolari che affondano le radici nel XIV secolo e anche oltre. La chiesa risale infatti al 1330, anno in cui ne venne intrapresa la costruzione per accogliere il numero sempre crescente di fedeli che frequentavano i Frati Minori del borgo. Secondo una lunga e consolidata tradizione, la loro comunità si era costituita nel 1211, in seguito al passaggio di San Francesco d’Assisi e del suo primo discepolo Bernardo di Quintavalle, che nel loro peregrinare si erano fermati a predicare a Carmignano. Per alcuni studiosi il complesso minoritico carmignanese è stato il primo nato al di fuori dell’Umbria e il più antico della Toscana. Il primitivo oratorio, che sorgeva approssimativamente dove ora si trova la chiesa di San Luca, nel corso del tempo si rivelò insufficiente a contenere i tanti devoti e pellegrini che si riversavano nella zona, e così venne decisa la realizzazione di un nuovo e più vasto edificio. (Barbara Prosperi)

Per saperne di più sul complesso parrocchiale di Carmignano, sulla “Visitazione” del Pontormo e sulle vicende che li hanno interessati negli ultimi diciotto mesi si possono leggere:
“San Francesco e Carmignano”
“Francesco, Bernardo e Giovanni”
“Due chiese per San Francesco”
“Il Perdono di Assisi”
La “Visitazione” del Pontormo. Significato, committenza, cronologia, origine ed interpretazione
La “Visitazione” del Pontormo. Interventi di restauro ed esposizioni

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