Il nuovo anno ha inaugurato anche un nuovo programma di eventi al Museo etrusco di Artimino, alcuni pensati a misura di bambino ed altri collaterali rispetto alla mostra temporanea “Cosimo I. Magnus Dux Etruriae”, inaugurata lo scorso 23 novembre per celebrare il 450simo anniversario dalla morte del Granduca di Toscana e visibile, ad ingresso gratuito nei giorni ed orari di apertura del museo, fino al prossimo 12 gennaio.
Proprio in occasione dell’ultimo giorno di esposizione, domenica 12 gennaio, sarà possibile visitare la mostra per l’ultima volta tramite una visita guidata che inizierà alle 16. La guida metterà in luce il legame tra la dinastia medicea, in particolare tra Cosimo I e i suoi successori (Cosimo II e Cosimo III) ed il territorio di Artimino, abitato anche dalla civiltà etrusca. La passione dei Medici per gli Etruschi si manifesta attraverso i simboli del potere granducale, non più esistenti, ma riprodotti dall’orafo fiorentino Paolo Penko: il collare del Toson d’oro, lo scettro mediceo e la riproduzione della corona granducale. In mostra saranno ancora visibili un ritratto ad acquaforte di Cosimo I e l’opera De Etruria Regali di Thomas Dempster, costituita da due volumi scritti tra il 1723 e il 1726, corredati da illustrazioni calcografiche raffiguranti i reperti etruschi più significativi.
Domenica 19 gennaio spazio alla fantasia con l’iniziativa per bambini dai sette anni, a partire dalle 16. I piccoli partecipanti andranno a scoprire un particolare reperto rinvenuto nel tumulo di Montefortini, ovvero un frammento della fiaschetta del nuovo anno, un contenitore contenente un messaggio di auguri che veniva donato ad una persona cara. I bambini proveranno a riprodurre questo oggetto e a scrivere un messaggio tramite iscrizione in geroglifico – la pratica era infatti diffusa tra gli Egizi – da donare alla persona desiderata.
Il costo per ciascuna iniziativa è di 3 euro per ogni partecipante e 2 euro per l’ingresso, previa prenotazione al numero di telefono 0558718124 o all’e-mail parcoarcheologico@comune.. (Valentina Cirri)