Il vino di un territorio divino
Turismo e vino
La concessione della Denominazione di Origine Controllata e Garantita (giunta nel 1990), l’inserimento di Carmignano, l’anno successivo, in un itinerario enologico nel corso della convention internazionale sui vini organizzata in Toscana dall’Arci Gola Slow Food e lo stappo infine, nel 1992, della prima bottiglia di Carmignano rosso DOCG furono allora all’origine di un opuscolo sulla storia illustre di questo vino.
L’elaborato, che negli anni successivi ho rivisto ed ampliato, è diventato nel 1998 una pagina web. Il fine rimane comunque lo stesso: realizzare una sorta di compendio aggiornato di tutte le curiosità che al riguardo di questo prodotto sono rimaste spesso ed a lungo sparse in fin troppi testi (a volte, addirittura, tramandate solo oralmente).
Già all’inizio degli anni Novanta in molti erano convinti che il vino potesse e dovesse diventare ambasciatore di tutte le altre bellezze che si trovano sul nostro territorio (dalle necropoli etrusche agli edifici medievali e rinascimentali, da alcuni stupendi esempi di architettura rurale alle tradizioni e ad un ambiente quasi incontaminato, ideale per l’agriturismo). Questa convinzione, mentre ci accingevamo a realizzare la strada medicea dei vini di Carmignano, è diventata ancora più salda: una maggiore conoscenza del marchio “Carmignano” è sicuramente un agente catalizzatore per lo sviluppo turistico della nostra zona. Almeno questo era ed è il nostro augurio.
E pensando appunto di rivolgerci ad una fascia ampia di persone (che l’essere sbarcati sulla reti delle reti moltiplica ancora di più) abbiamo scelto per questo elaborato un’impostazione “leggera”, che non sia solo tecnica e per addetti ai lavori ma capace di stimolare la curiosità pure di tanti altri.
Walter Fortini, ottobre 1998