La pittura a volte si fa censimento. E proprio dall’osservazione di alcuni quadri è iniziata un’originalissima ricerca a caccia delle uve scomparse, coltivate un tempo in Toscana e anche a Carmignano e di cui oggi si è persa traccia. E’ una delle notizie più curiose che hanno accompagnato l’edizione 2008 di “Di Vini Profumi”, la manifestazione inventata nel 1999 dalla Provincia di Prato per promuovere e far conoscere, soprattutto agli addetti ai lavori, i vini di Carmignano e di tutta la provincia.
L’uva che cresce sui filari e che si trasforma poi a settembre in vino non è sempre stata la stessa. Così come la tradizione in fondo è una lenta linea in movimento, anche i vitigni nei secoli sono cambiati. Alcuni si sono evoluti, certi sono stati ‘incrociati’, altri ancora si sono estinti o la loro coltura è stata abbandonata semplicemente perché sono mutati i gusti. Una fotografia perfetta, una sorta di censimento puntuale di quali vitigni fossero coltivati sul Montalbano e in Toscana nel Seicento ci viene da Bartolomeo Bimbi, il pittore della corte di Cosimo III dei Medici che per il granduca realizzò un vivo campionario di uve, frutta e fiori tra i più stravaganti. Due di questi quadri, che si possono ammirare al Museo della Natura di Morta nella villa medicea di Poggio a Caiano, ritraggono per l’appunto 75 tipi di uve diverse, che allora si trovavano nei campi. Da qui l’idea e la joint venture di scienziati ed agricoltori, che hanno deciso di andare insieme a caccia degli antichi vitigni medicei e tornare a coltivare le uve della tradizione. Roberto Bandinelli e Paolo Nanni, ricercatori della facoltà di agraria dell’Università di Firenze, studiano oramai da venti anni il patrimonio viticolo toscano. Dei 229 vitigni recuperati dalla ricerca in tutta la regione, nove sono caratteristici di Carmignano. E presto potrebbero trovare nuova dimora sulle colline medicee.
In attesa di allora, per saperne di più sulla storia dei vini di Carmignano e dell’agricoltura a Carmignano, ma anche per assaggiare i numerosi vini di Carmignano, potete visitare il Museo della vite e del vino che si trova nei sotterranei del palazzo comunale e che si affaccia su piazza Vittorio Emanuele II. L’ingresso è gratuito. Vi aspettiamo. (wf)