Cinque sculture in bronzo dell’artista carmignanese Quinto Martini, scomparso nel 1990 ad 82 anni, diventeranno parte della collezione permanente dell’Ermitage di San Pietroburgo, in una nuova ala che il museo ha deciso di dedicare al meglio della scultura occidentale del Novecento. E’ il primo toscano dopo sessant’anni a varcare le
porte dell’importante museo russo, con una collocazione stabile.
Le opere – una parte delle 36 sculture che adornano dal 1988 il parco museo comunale di Seano (Prato) – sono Alcea, Natura, il Riposo del mendicante, il Gallo e la Pioggia. La donazione e’ stata organizzata dagli Amici del Museo Ermitage (Italia), associazione fondata lo scorso anno a Firenze da un’idea di Francesco Bigazzi, per molti anni giornalista Ansa in Russia e addetto culturale del Consolato di San Pietroburgo.
L’inaugurazione della nuova ala dell’Ermitage sara’ il 24 maggio e nell’occasione il museo ospiterà anche una più ampia retrospettiva dedicata a Quinto Martini che includerà altre otto sculture e due oli su tela. Ci saranno convegni e workshop con tour operator. E non mancheranno i vini Doc e Docg di Carmignano ed altri prodotti tipici. La scommessa è infatti esportare cultura e portare turisti.
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Per saperne di più:
Il catalogo della mostra a San Pietroburgo edito dalla casa editrice fiorentina La Mandragora e curato da Consuelo de Gara con contributi critici di Sergey Androsov, Marco Fagioli e Tommaso Montanari
Quinto Martini, il sito dedicato all’artista
Quinto Martini e il Parco museo di Seano
Un Parco-museo per raccontare la vita con la scultura
Fotogallery del parco museo a Seano (Silvestro Forasassi)