Posti tutti esauriti domenica pomeriggio in piazza a Carmignano e grande spettacolo di ‘teatro in strada’. Il tempo ha retto e c’era anche il sole. Per sapere chi delle quattro contrade si aggiudicherà il premio per la più bella sfilata, il più ambito, occorrerà attendere domenica.
Intanto la prima delle tre corse del palio dei ciuchi, due giri di due piazze e una via con staffetta e cambio dei ronzini a metà, va ad Adriano Spinelli, storico fantino del rione bianco, trentasei anni e l’unico carmignanese doc tra i cavalieri dei rioni. Squalificato Alessandro Culatore della contrada verde, anche lui non nuovo al palio di Carmignano: domenica è stato però tradito, si è fatto aiutare nel salire sopra il secondo ciuco. Ciuchi da anni oramai vengono assegnati per sorteggio sera dopo sera. E pensare che all’ultima curva Culatore se la stava giocando testa a testa con Angelo Oppito dei celesti, il veterano della corsa, cinquant’anni tondi tondi. Poi gli animali hanno tirato dritto e dall’interno sono passati gli altri: primo il bianco e secondo il giallo, che con il giovanissimo Luca Menici, 21 anni come il fantino dei verdi e all’esordio a Carmignano, aveva condotto in testa tutto il primo giro.
A questo punto la classifica vede i bianchi a 4 punti, i gialli a 3, il celeste a 1 (domenica quarti sul traguardo) e 0 punti per il verde. Con due corse da disputare tutto comunque è ancora possibile.
La prima volta in groppa ai ciuchi lungo l’anello di due piazze ed una via, nel centro del paese, fu nel 1967: partenza dal ristorante Roberto ed arrivo da Anaceto. Allora si correvano quattro giri, ridotti a due con cambio a metà da un paio di edizioni, perché così le nuove leggi per la tutela degli animali impongono. Prima ancora si correva lungo la strada che da Torcicoda, all’incrocio oggi di via Granaio e di via Nella Borchi, risale verso il paese. A distanza di quaranta anni, in paese ancora in molti si ricordano del ciuchino Merchx arrivato da Iolo: una leggenda per il rione giallo. Ancora imbattuto invece il primato di Camilla Breddo e Mariella Niccolai, le uniche due donne finora ad aver corso il San Michele: la prima lo vinse per il celeste nel 1998, la seconda lo disputò, sempre per il celeste, nel 2004. (w.f.)
Pezzo pubblicato l’8 ottobre sul Tirreno di Prato