CARMIGNANO Mancano due giorni. Domani i quattro rioni del San Michele scenderanno in piazza con il loro ‘teatro in strada’ e qualche velo sulle sfilate inizia a cadere. Non troppi: perché è una gara e così è il San Michele. Oggi più di ottantuno anni fa. Eppure qualche velo è caduto. Ed è una novità.
Ieri mattina, alla conferenza stampa, ogni rione si è presentato con un indizio. Il rione bianco ha raccontato del gonfalone d’artista appena disegnato da Gino Balena, il ‘regista’ romagnolo che negli anni Settanta, per primo, ha spinto il San Michele verso il teatro che è. E con il gonfalone ha fatto intendere come “…l’ultimo colore” sia dedicata a lui e ai suoi viaggi d’artista, dall’Africa a Carmignano. I verdi, vittoriosi l’anno scorso dopo diciassette anni, un punto appena sopra i celesti. pesano bene le parole. Ma poi Stella Spinelli spiega che “la sfilata “Felice. Felice. Felice …” sarà il racconto dei valori importanti della vita, attraverso una storia recente che trasuda una schiettezza oramai persa”. Sonia Matteuzzi, caporione dei gialli, arriva indossando sotto la giacca la maglia della Misericordia di Carmignano. “Non servono le parole” dice. Ed è l’indizio per far capire che è alla Misericordia del paese, cento anni festeggiati due anni fa, che è dedicata “Carmignano … brava gente”. Poi tocca al rione celeste. Quando fu presentato a giugno, “Sognerà in nero, bianco e turchese” sembrava la storia di un emigrante dal Nord Africa. Ora appare più il racconto, tra passato e presente, dei fitti rapporti che con l’Africa tennero gli Etruschi di Artimino: con quel nero che ricorda il bucchero, il bianco gli avori e il turchese larara coppa in vetro commissionata al di là del Mediterraneo.
Non resta che aspettare e gustarsi lo spettacolo. I celesti, che con i bianchi sono stati i protagonisti degli ultimi diciassette anni di festa, porteranno in piazza 356 persone, più di sempre. La sfilata iniziale ne contava cento di meno. “Ma non potevamo dire di no a chi voleva sfilare” spiega Stefano Chiti. Una partecipazione contagiosa, anche dietro le quinte: con la sartoria già al lavoro da un anno.
I verdi contano 250 figuranti, ma c’è chi passerà in piazza anche due o tre volte e così i personaggi quasi raddoppiano. Nulla trapela dal bianco, da sempre comunque avvezzo a grandi numeri e sfilate maestose. Il rione giallo si ferma a 160 costumi, ma sono il doppio dell’anno scorso e dunque un successo. Da decenni la contrada del leone è quella meno attrezzata, con pochi giovani. “Quest’anno – dice Sonia – si respira un’aria diversa”. A partire dal nuovo cantiere in via Sironi a Seano.
Intanto si guarda cielo e computer. “In caso di pioggia decideremo giorno per giorno” spiega Salvatore Bruno, presidente del comitato che organizza il San Michele. Con lui l’assessore Fabrizio Buricchi e l’assessore Sofia Toninelli. Intanto il count down è iniziato: ogni giorno due ore di ‘teatro in strada’ (mezz’ora a rione) con carri, balli e scenografie, una giuria di esperti a prendere nota e poi il palio dei ciuchi, ‘staffetta’ su due giri e ronzini a sorteggio. Non è il premio più ambito ma fa parte del folclore: corso a pelo e senza frustini o speroni, percosse bandite (pena squalifica) e obbligo da quest’anno di certificato del casellario giudiziario: esclusi i fantini condannato per maltrattamenti, doping o corse clandestine. “Garantiremo al Wwf, con cui siamo già in contatto, accesso al percorso” annuncia Bruno. L’ingresso alla festa costa 5 euro: altri 10 per la tribuna. In piazza ci sarà il wi-fi gratuito per commentare in diretta . Bus navetta dalla Serra e Seano. (w.f.)