Dopo il Carnevale arriva il capodanno cinese, sempre a Seano. E non per caso, visto che la più popolosa frazione del comune, più grande dello stesso capoluogo, conta una folta comunità cinese e tantissime aziende gestite da cinesi.
La festa è per domenica 1 marzo dalle 14.30 in poi: un carosello di colori, suoni e riti bene auguranti, con il dragone che sfilerà per le vie del paese dalla zona industriale di via Torricelli, via Copernico e via Bocca di Stella, dove si trovano la maggior parte delle aziende cinesi, fino al Parco Museo Quinto Martini dove andrà in scena il gran finale con intrattenimento per grandi e piccini.
Si celebra l’ingresso nell’anno della Capra e si saluta quello del cavallo, un segno nello zodiaco cinese bene augurante. Il vero capodanno, ovvero il primo giorno dell’anno cinese, è già passato: è stato il 19 febbraio. Cade con la seconda luna dell’anno e cambia dunque ogni volta. L’anno della Capra finirà il 7 febbraio 2016. Ma la festa in piazza, quella che i cinesi chiamano festa di primavera, è quindici giorni dopo. Solo allora si esce per strada, dopo due settimane di cene in famiglia con l’immancabile Nian Gao, il riso del capodanno, con draghi di cartapesta che portano fortuna. Quei draghi che il 1 marzo appunto dalle 14.30 in poi attraverseranno la zona industriale di Seano, entreranno ed usciranno dalla fabbriche e sfileranno poi per il paese, assieme a ballerini e tamburi. Dicono che il dragone porti fortuna. Così spesso c’è chi gli tocca il muso e gli si stendono tappeti rossi.
E’ la quarta volta in quattro anni che accade a Seano: un’iniziativa organizzata (e pagata) dall’associazione buddista della comunità cinese in Italia con il patrocinio di Comune, Provincia e Regione. E non era per niente scontato all’inizio.
Il primo anno faceva un gran freddo, ma anche allora il pubblico non mancò (qui la fotogallery). L’anno scorso la festa fu baciata da una giornata già primaverile (qui la fotogallery e il servizio)
Da vedere:
Qui la fotogallery dell’edizione 2014
Ancora foto, la prima edizione nel 2012