È rimasto nella memoria come il bracciante invisibile. Sacko Soumaila era un bracciante africano originario del Mali, rimasto ucciso il 2 giugno 2018 in una vecchia fabbrica abbandonata di San Calogero nella zona del Vibonese e volato giù dal tetto mentre cercava alcuni pezzi di lamiera per alcuni suoi connazionali.
La lamiera che rappresenta anche le baracche è diventata il simbolo di questa vita interrotta nell’opera dell’artista carmignanese Piero Mazzoni, che è già stata in esposizione alla Pista Rossa di Seano dal 20 giugno al 5 luglio scorso. Adesso torna con una installazione temporanea patrocinata dal Comune di Carmignano presso il Circolo Arci 11 Giugno di Carmignano, che accoglierà dal 18 ottobre al prossimo 11 gennaio il bandone su cui sono stampati gli occhi di Sacko e che ci guardano per ammonirci e ricordarci il valore di ogni vita umana. (Valentina Cirri)