Buona la prima e buona la terza, ma piove la seconda sera e sfilata e corsa dei ciuchi in programma per sabato 1 ottobre sono così stati rinviati di una settimana, all’8 ottobre. Si sfilerà, senza giudici, anche domenica 9 ottobre. I biglietti sono già in vendita, mentre per il sabato chi li aveva già acquistati per il 1 potrà utilizzare quelli. In nessun caso potrà chiedere il rimborso.
A Carmignano, come ogni anno tra la fine di settembre (e a volte fino ai primi di ottobre) c’è la festa più bella di tutto l’anno, il San Michele, con i suoi tre giorni di ‘teatro in strada’ e il palio dei ciuchi. Tre giorni in piazza, dove però lavoro dietro le quinte dura un intero anno o quasi, per raccontare ogni volta una pagina di diario o uno scampolo di storia del paese diversa, quella con la “s” maiuscola e quella con la “s” minuscola.
La festa è un grande spettacolo che trasforma la piazza del capoluogo in un palcoscenico sotto le stelle, ma è anche una gara in cui ognuna delle tre sere i quattro rioni (Bianco – rione della Torre, Celeste – rione dell’Arcangelo, Giallo – rione del Leone, Verde – rione dell’Arte) si sfidano nel mettere in scena una storia , mezzora massimo a testa, l’una diversa dall’altra, diversa ogni anno e che abbia una qualche attinenza al territorio. A giudicare il lavoro sono chiamati quindici giurati, cinque al giorno, gente del mestiere e mai di Carmignano e neppure di Prato, che dovranno prendere in esame la storia, le musiche, i carri, le coreografie e i costumi. Al termine delle quattro rappresentazioni c’è la corsa del palio dei ciuchi, due giri attorno a due piazze e una via, con a metà percorso staffetta e cambio del ronzino, assegnato ogni giorno con un sorteggio diverso. L’ultima sera si aprono le buste dei giurati e il sindaco proclama il vincitore del palio e del teatro in strada, a cui quest’anno andrà il trofeo realizzato dall’artista Francisco Garden ed offerto dall’Antica Osteria dei Mercanti.
Una delle caratteristiche della festa è che le rappresentazioni teatrali si svelano solo alla prima messa in scena, che è anche un prova generale. Al di là delle tracce e i titoli annunciati tra maggio e giugno, perlopiù ermetiche, i rioni custodiscono gelosamente il tema fino alla prima serata e questo è fondamentale per creare un clima di attesa, spiega la presidente del Comitato per i festeggiamenti del San Michele, Silvia Borsi. La festa è anche un collante sociale: unisce per mesi i rionali, che ciascuno con un compito diverso lavorano per mesi alla sfilate, in sartoria per realizzare i costumi oppure nel cantiere dei carri, a sfilare o dietro le quinte. La forza del San Michele consiste proprio nella coesione che riesce a creare tra generazioni diverse, persone di diversa estrazione sociale e cultura.
Il programma 2016 prevede che prima di ogni sfilata si esibisca il Gruppo storico di Carmignano, con gli sbandieratori, e il corteggio storico della Provincia di Prato. Sabato 1 ottobre dopo il palio dei ciuchi ci sarà anche il momento più atteso dai giovani e non solo: la “Festa dopo la Festa”, organizzata dall’omonimo comitato, con i “Suzy Q” in concerto (ad ingresso gratuito). Nel corso di tutte e tre le giornate sarà disponibile un servizio gratuito di bus navetta che partirà dalle frazioni La Serra e Seano, dove si può parcheggiare l’auto. Per ulteriori informazioni si possono consultare il sito www.festadisanmichele.it e la pagina Facebook “Festa San Michele Carmignano”. (vc/wf)
Festa di San Michele in piazza
La serata del 1 ottobre rinviata all'8, bis il 9
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