Il Ministero della Cultura ha destinato 2 milioni e 300 mila euro al complesso parrocchiale di Carmignano, che da alcuni anni versa in un grave stato di degrado strutturale. La cifra, immediatamente disponibile, proviene dai fondi del Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza, e consentirà di effettuare in tempi rapidi il risanamento dei vari edifici, a cominciare dalla chiesa di San Michele Arcangelo, chiusa per inagibilità da maggio 2023 e svuotata dei suoi dipinti, provvisoriamente trasferiti nel vicino comune di Poggio a Caiano. Stringente il cronoprogramma degli interventi, che dovranno iniziare entro la fine di giugno con i lavori di messa in sicurezza, e concludersi nel giro di un anno, a giugno 2026.
Allo stanziamento del Ministero si aggiungono 500 mila euro già nel bilancio della Regione da diversi mesi ed erogabili in tre anni, 300 mila messi a disposizione dalla Diocesi di Pistoia attraverso i proventi dell’otto per mille destinati alla Cei, circa 100 mila euro offerti dal Comune di Carmignano mediante gli oneri di urbanizzazione e probabilmente anche un ulteriore contributo conquistato grazie al censimento de “I Luoghi del Cuore” del Fai, a cui la propositura di San Michele Arcangelo ha partecipato totalizzando oltre tremila preferenze.
Prioritario negli interventi sarà il rifacimento della copertura della chiesa, che dovrà essere riaperta quanto prima, per consentire l’accesso al pubblico e il ritorno nella loro sede delle sei pale d’altare, tra le quali figura la celebre “Visitazione” del Pontormo, opera capitale del Manierismo fiorentino e simbolo identitario del territorio, universalmente conosciuta e ammirata. A seguire la ristrutturazione dei locali della sagrestia, dell’ex convento francescano e della canonica, tutti interessati in varia misura da infiltrazioni e cedimenti. Si prospetta dunque una vasta campagna di riqualificazione, che appare senza precedenti nella storia dell’antico complesso architettonico.
Per l’assegnazione dello stanziamento è stato decisivo l’operato della deputata pratese Chiara La Porta, che dietro sollecitazione del consigliere comunale carmignanese Giovanni Sardi si è fatta portavoce presso il Ministero della Cultura delle necessità della parrocchia guidata da don Elia Matija. In virtù del suo rilevante patrimonio religioso, storico e artistico, il complesso di San Michele Arcangelo è stato inserito in una rosa di trenta candidati, poi ridotti a dieci beneficiari, che hanno potuto avvalersi dei fondi riservati dal Pnrr alla sicurezza e al restauro dei luoghi di culto.
“Dopo un lungo periodo segnato da tante preoccupazioni, quest’anno la Pasqua è davvero una festa di gioia e di rinascita per la parrocchia di Carmignano – ha dichiarato don Elia al termine della celebrazione della Domenica delle Palme, due giorni dopo la conferenza stampa –. Ringraziamo i tanti attori che si sono impegnati per ottenere questo risultato, che va accolto con riconoscenza come un grande dono per tutta la comunità”. Nell’occasione ha poi annunciato l’unificazione delle quattro parrocchie che gli sono state assegnate all’inizio del suo mandato in un’unica realtà, intitolata alla Beata Vergine Maria della Visitazione. Un significativo omaggio al capolavoro del Pontormo, che potrebbe tornare a casa tra poco più di un anno. (Barbara Prosperi)
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La “Visitazione” del Pontormo. Interventi di restauro ed esposizioni
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“Dalla Regione 500mila euro per il complesso parrocchiale di Carmignano”